Un caso davvero singolare quello di Roma, dove 21 furbetti della pensione percepivano indebitamente i “sussidi di guerra”. I dettagli.
Un caso davvero molto particolare, bisogna dirlo.
Di furbetti per i sussidi e le pensioni se ne era parlato più volte in questi anni. Basti pensare a non molti giorni fa quando si è parlato di 13 denunce per certificazioni sbagliate per aver accesso ai sussidi pubblici od anche dei furbetti che cercano di raggirare le regole del Reddito di Cittadinanza, tanto che si pensa a modificarle.
In questo caso si parla di un danno per lo stato che si avvicina al milione di euro.
L’operazione rientra nel più ampio quadro delle indagini messe in atto dalla Guardia di Finanza.
Una maxi operazione a contrasto degli illeciti che danneggiano il bilancio pubblico, sottraendo risorse alle fasce più bisognose della popolazione.
Vediamo in dettaglio cosa è accaduto.
Truffa nei confronti dello Stato: le accuse a 25 furbetti della pensione di guerra
Sarebbero 25 i casi di indebita percezione della “pensione di guerra”.
Di queste 25 persone, 21 sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria e 4 invece verbalizzati in via amministrativa.
Gli indagati sono stati individuati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, con un danno per le casse dello Stato di oltre 700.000 euro.
Le indagini hanno avuto inizio e proseguo grazie al Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza, che, dopo avere acquisito dalla Ragioneria Generale dello Stato i dati dei titolari del trattamento assistenziale, ha elaborato i suddetti dati.
A seguito dell’analisi dei dati sono state individuate alcune posizioni meritevoli di approfondimento per qualcosa che non tornava giusto.
Ci sarebbero state infatti attribuzioni delle suddette pensioni che sono riferibili a persone decedute o sprovviste dei requisiti reddituali per aver diritto alla prestazione.
Esso, ricordiamo, spetta ai militari o ai civili che abbiano riportato, per causa di guerra, una menomazione dell’integrità psico-fisica.
Per i soggetti così individuati sono scattati gli accertamenti “sul campo” che sono stati eseguiti dal 3° e dal 7° Nucleo Operativo Metropolitano, nonché dalle Compagnie di Velletri e Colleferro.
Le indagini hanno permesso di individuare 25 situazioni di illecita percezione tra Roma, Lido di Ostia, Bellegra e Genzano di Roma.
Di queste 21 persone dovranno rispondere, a seconda dei casi, di truffa aggravata ai danni dello Stato od anche indebita percezione di provvidenze attraverso mendaci autodichiarazioni.
Inoltre, nei confronti di alcune di esse, l’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro preventivo delle somme giacenti sui conti correnti, fino a concorrenza del credito vantato.
Il danno alle casse dello stato è davvero molto alto.
Ancora nessuna dichiarazione da parte del sindaco di Roma, Virginia Raggi che invece proprio in queste ore è occupata nella raccolta e donazione di pasta, pane e generi alimentari per i più poveri. Così come da lei comunicato sui social.
Domani avremo la possibilità di offrire un aiuto alle famiglie in difficoltà, donando pane, pasta, latte, prodotti per la pulizia, articoli per l’infanzia e altri beni essenziali. Torna infatti la raccolta alimentare per i nostri due mercati sociali: https://t.co/cTxrCDbv6w pic.twitter.com/RHU0o1Jc1c
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) November 13, 2020
Seguiranno aggiornamenti.