Emergenza Covid, stretta su tamponi: scende in campo l’Esercito con l’operazione Igea. Obiettivo: aiutare le regioni ad incrementare il numero giornaliero dei test

Emergenza Covid: l’Esercito scende in campo in tutta Italia per aiutare le regioni ad aumentare il numero giornaliero di tamponi. Il Ministero della Difesa ha varato un piano d’intervento che coinvolge tutto il territorio nazionale. Si tratta del progetto Igea, frutto di un accordo siglato con il Ministero della Salute.
Sono previsti 200 drive throught gestiti da personale militare specializzato. Il progetto si inserisce nella più ampia operazione nazionale di contrasto alla diffusione del coronavirus. La prima tensostruttura è stata montata in uno spazio della cittadella militare “Cecchignola”. A seguire Marche e Umbria fino alla Lombardia, al cui capoluogo è stato assegnato il drive throught più grande del Paese, montato presso il Parco Trenno.
Il personale sanitario militare non si limiterà soltanto ad effettuare i prelievi, ma darà un aiuto concreto anche per l’analisi dei test. Così facendo si contribuirà ad allentare la pressione sulle strutture sanitarie pubbliche.
Intanto la curva dei contagi sale e cresce la preoccupazione soprattutto per la tenuta delle terapie intensive. Una situazione delicata, che ha costretto il il premier Giuseppe Conte a varare misure anti-covid ancora più stringenti confluite in un nuovo dpcm
“L’impegno di tutti unisce il Paese” – ha dichiarato il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini a proposito del clima di grande sinergia venutosi a creare attorno al progetto Igea. Un impegno poderoso: 1400 unità distribuite in 200 team con l’obiettivo di effettuare fino a 30.000 tamponi al giorno.
Covid, Esercito in campo: il plauso di Sergio Mattarella

L’Esercito italiano e le Forze Armate tutte, questa volta, lottano contro un nemico invisibile. Il loro impegno è costante e prezioso e, questo, non è sfuggito all’attenzione di Sergio Mattarella.
Il capo dello stato ha rivolto un messaggio a tutti gli uomini e le donne in divisa in occasione della ricorrenza del 4 novembre, festa dell’unità nazionale e della Forze Armate. Per quest’anno poche celebrazioni e tutte da svolgersi nel pieno rispetto delle norme anti-covid.
“Le donne e gli uomini delle Forze Armate con la loro professionalità dimostrano di essere una risorsa preziosa per il Paese” – ha commentato il presidente della Repubblica aggiungendo – “con la loro dedizione suscitano orgoglio e riconoscenza in tutto il Paese”.

Parole precise, cariche di significato, che richiamano alla coesione e all’unità nazionale in un momento in cui l’Italia vive un’emergenza sanitaria senza precedenti.
Ognuno di noi è chiamato a dimostrare senso di responsabilità osservando le misure anti-contagio, che hanno subito un’ulteriore stretta con l’ultimo dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte e valido fino al 3 dicembre 2020.