Nuove notizie da parte del governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, riguardo il presidio medico avanzato in Fiera a Bergamo.
Il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana ha rilasciato alcune dichiarazioni molto importanti.
Da come si può evincere dal post soprariportato, il Governatore aveva cercato già di rincuorare i propri cittadini cercando di avviare un tavolo di collaborazione senza colori politici proprio per la tutela della salute di ogni cittadino.
Proprio oggi, inoltre il Governatore della regione Lombardia ha rilasciato alcune dichiarazioni molto importanti circa una riapertura che potrebbe essere davvero di aiuto.
Basta vedere i casi di persone positive ad esempio del 31 Ottobre per comprendere che la situazione richiede misure sanitarie, attrezzature e sicuramente quanti più luoghi adatti possibili.
Il Presidente della Regione Lombardia con la notizia che ha rilasciato sembra aver rincuorato almeno in parte coloro che risentivano dell’esigenza di ulteriori luoghi che potessero affrontare la pandemia covid.
Vediamo in dettaglio quanto dichiarato dal Governatore.
Fontana dichiara la riapertura del presidio medico avanzato in Fiera
“Riapre oggi il presidio medico avanzato in Fiera a Bergamo che accoglierà i primi 4 pazienti” così inizia il lungo post, che riporteremo al termine, del governatore Fontana che proprio in questi giorni si era espresso sull’eventuale lockdown.
Secondo quanto da lui dichiarato la riattivazione dei posti di terapia intensiva è stata realizzata grazie ad un grande lavoro di squadra.
Il tutto sarebbe stato coordinato dalla cabina di regia regionale che, secondo quanto dichiarato dal Presidente della Regione Lombardia, “ha visto in prima linea l’Ospedale Papa Giovanni XXXIII, le imprese artigiane di Confartigianato Bergamo, i ragazzi della curva nord dell’Atalanta, A.N.A. onlus, che ringrazio a nome di tutta la Giunta regionale e dei Lombardi”.
Secondo quanto riportato poi dalla regione, questa cospicua e fruttifera collaborazione ha portato alla riattivazione del presidio con i primi 4 posti letto di terapia intensiva e semi intensiva per procedere progressivamente con l’attivazione di ulteriori posti letto in base alle esigenze, fino ad un massimo, per ora, di 48.
In dettaglio, da come riportato dall’ansa, ventiquattro (2 moduli da 12) saranno gestiti dall’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e gli altri ventiquattro (2 moduli da 12) dagli Spedali Civili di Brescia.
Il personale medico e infermieristico che sarà coinvolto in tutte le procedure sarà proveniente da tutti gli ospedali pubblici e privati delle province di Bergamo, Brescia e Mantova. La Direzione sanitaria, infine, è affidata all’ASST Papa Giovanni XXIII.
Seguiranno aggiornamenti.