Come evitare che un bambino diventi tiranno: le 5 mosse sbagliate

Piccoli tiranni crescono! Come evitare che un bambino diventi un tiranno: ecco 5 mosse sbagliate assolutamente da non fare.

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Dopo un passato in cui i bambini sono stati tiranneggiati, oggi sono proprio i figli a tiranneggiare i genitori. Dietro a questo comportamento ci sono motivazioni storiche e genealogiche.

La nuova generazione di genitori infatti ha il compito di compensare tutte le ingiustizie che i bambini hanno subito nel corso dei secoli quando l’educazione era molto rigida e i modelli erano improntati sulla coercizione e talvolta sulla violenza.

E ora si è arrivati all’opposto. L’eccessiva arrendevolezza fa sì che i bambini crescano come dei piccoli tiranni. Ecco le 5 mosse sbagliate e assolutamente da evitare.

Le 5 mosse sbagliate che rendono un bambino un tiranno

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Nel tentativo di dare ai bambini quello che non si è ricevuto nella propria infanzia, molti genitori fanno lo sbaglio di esagerare con le attenzioni finendo per rendere i figli dei piccoli tiranni.

In tal senso Daniele Novara, noto pedagogista, nel suo libro “Urlare non serve a nulla”, evidenzia quali sono le 5 mosse sbagliate che commettono i genitori e che rendono un bambino un tiranno.

1) Servizievolezza. ll volersi sostituire al bambino anche quando è in grado di fare qualcosa non facendolo essere autonomo. A 4 anni ad esempio, un bimbo è in grado di tagliare il cibo da solo con forchetta e coltello. Oppure può iniziare a vestirsi da solo, o a lavarsi le mani. Di sicuro non riuscirà a fare proprio tutto da solo, ma perlomeno può iniziare a farlo. Molti genitori anziché rendere i figli autonomi preferiscono fare loro.

2) Anticipare i bisogni. Significa offrire al bambino tutto quello che pensiamo possa volere senza che lui ne senta il desiderio. Questo perché si vuole rendere felice il proprio figlio inondandolo di regali, attività, proposte. In questo modo non faranno altro che soffocare i figli impedendogli di vivere i propri desideri.

3) Continua assistenza. Significa trasformarsi nei maggiordomi dei propri figli. Essere troppo servizievoli non è costruttivo. Non solo fornire tutte le soluzioni dal punto di vista materiale è sbagliato, come ad esempio preparare lo zaino o riordinare al posto del bambino. Ma anche dal punto di vista, ad esempio linguistico. Ci sono genitori che anticipano il figlio non lasciandogli la possibilità di esprimersi liberamente. In questo modo il linguaggio addirittura si riduce.

4) Discussionismo. Ovvero parlare invece di educare. I genitori moderni anziché educare i figli vogliono dialogare con loro. Ma con un bambino piccolo non si può pensare di avere un dialogo come con un adulto. La comunicazione rischia per non essere più chiara e in questo modo si può arrivare a commettere l’errore di urlare per farci obbedire dai figli. Novara spiega anche quali sono le regole per farsi obbedire dai figli senza urlare. 

5) Delega decisionale. Interrogare il bambino su questioni che non è in grado di affrontare. Qualche esempio? Vuoi un fratellino o una sorellina? A cena preferisci l’hamburger o la cotoletta? Dove vuoi andare in vacanza: in Italia o all’estero? Sono tutti esempi di domande che non possiamo pensare di porre a un bambino al di sotto di una certa età.

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“Il bambino tirannico – conclude Novara nel suo libro – vorrebbe genitori che facessero semplicemente il loro mestiere”

(Fonte: “Urlare non serve a nulla” di Daniele Novara)

 

 

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