Attentato in Francia: i familiari, Macron e la polemica in Italia

Quanto accaduto in Francia ha scosso totalmente l’opinione pubblica. Seguono alcune dichiarazioni dai genitori del killer a seguito dell’attentato.

Attacco terroristico nella chiesa di Saint-Etienne du Rouvray, Francia (MATTHIEU ALEXANDRE/AFP/Getty Images)

Purtroppo quanto avvenuto ieri nella chiesa di Notre-Dame di Nizza è una terribile tragedia che ha il sapore di quanto accaduto un mese fa con i 4 individui accoltellati.

Un uomo, ne abbiamo parlato anche ieri, ha attaccato un gruppo di persone, seminando il panico e portando alla morte almeno tre vittime.

Si tratta secondo quanto riportato di due donne ed un uomo. Una delle donne coinvolte era riuscita a scappare fino ad arrivare ad un bar vicino. Purtroppo, però, l’entità delle ferite che le erano state inferte era troppo alta. Non ce l’ha fatta.

Le altre due vittime, un uomo ed una donna, sarebbero stati uccisi all’interno della cattedrale: pare che l’uomo fosse il custode di Notre-Dame.

Secondo quanto riportato dagli organi d’informazione francese, le condizioni delle vittime erano tragiche, uno scenario da incubo siccome a quanto pare l’attentatore ha sgozzato e decapitato i corpi assassinati.

Oggi scopriamo invece alcune dichiarazioni da parte dei genitori del killer.

Vediamo qualcosa in più.

Attentato in Francia: cosa aveva detto l’assassino al fratello?

Operazione anti terrorismo a Parigi (GEOFFROY VAN DER HASSELT/AFP/Getty Images)

 

Sono infatti state rilasciate alcune dichiarazioni da parte della famiglia del killer molto importanti.

La famiglia del killer ha infatti confermato che “quello che abbiamo visto nelle immagini è lui, il nostro figlio”.

Secondo quanto riportato dalla madre, il ragazzo la telefonò non appena era arrivato in Francia.

In aggiunta a quanto dichiarato dai genitori, il 21enne tunisino Brahim Aoussaoui, autore dell’attacco di ieri mattina alla cattedrale di Nizza, aveva detto al fratello , che invece risiede ancora in Tunisia, di “voler passare la notte davanti alla basilica”.

Questo è quanto dichiarato dallo stesso fratello ad Al Arabiya.

L’uomo a quanto pare avrebbe anche inviato al fratello “una foto dell’edificio”.

Un vicino di casa ha invece aggiunto un ulteriore dettagli. Prima di abbandonare il Paese infatti il killer “aveva fatto diversi lavori”, non si hanno informazioni più specifiche a riguardo.

Alcuni familiari sarebbero già stati sentiti dagli inquirenti.

La Tunisia ha fermamente condannato l’attacco terroristico e la procura antiterrorismo della capitale ha aperto un’indagine per fare chiarezza sui contatti e la vita di Aoussaoui in Tunisia.

Attentato a Parigi: le dichiarazioni del premier Macron

 

 

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Ce jeudi, notre pays a été une nouvelle fois attaqué par le terrorisme islamiste. Niçoises, Niçois, C’est la troisième fois que le terrorisme islamiste frappe votre ville, ses habitants. Je sais le choc que vous ressentez, avec vous tout le pays, et je le crois, avec le monde entier. Ne cédons à aucun esprit de terreur. Catholiques, Vous avez le soutien de la Nation tout entière. Notre pays ce sont nos valeurs, que chacun puisse croire ou ne pas croire, que chaque religion puisse s’exercer. Notre détermination est absolue. Des actes suivront pour protéger tous nos concitoyens. C’est la France qui est attaquée. J’ai donc décidé que nos militaires seront dans les prochaines heures davantage mobilisés. Nous passerons dans le cadre de l’opération Sentinelle de 3 000 à 7 000 militaires. En France, il n’y a qu’une communauté, c’est la communauté nationale. Françaises, Français, Quelle que soit votre religion, croyant ou non, nous devons dans ces moments nous unir. Ne rien céder à l’esprit de division. J’appelle à l’unité de tous.

Un post condiviso da Emmanuel Macron (@emmanuelmacron) in data:

Per quanto riguarda le dichiarazioni del Presidente francese a riguardo, riportiamo le affermazioni che lui ha affidato ai social.

Questo giovedì il nostro Paese è stato nuovamente attaccato dal terrorismo islamista” ha dichiarato il Presidente Macron per poi aggiungere che questa è la terza volta che accade.

Il Presidente ha poi dichiarato di non voler cedere a nessuna forma di terrorismo ed aggiunto che in Francia tutti possono credere o non credere, che ogni religione può essere esercitata e che seguiranno azioni per proteggere tutti i cittadini francesi.

Macron ha poi specificato che la Francia è sotto attacco e che quindi ha deciso che i soldati saranno maggiormente mobilitati nelle prossime ore.

Infatti, nell’ambito dell’operazione Sentinel, in Francia saranno mobilitati dai 3.000 ai 7.000 soldati.

Per poi concludere con: “In Francia c’è una sola comunità, è la comunità nazionale. Qualunque sia la tua religione, credente o no, dobbiamo unirci in questi momenti. Non cedere allo spirito di divisione. Chiedo l’unità di tutti”.

Il killer di Nizza era sbarcato a Lampedusa: dettagli e polemica dall’Italia

Polizia antiterrorismo  (EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images)

Non è la prima volta, secondo quanto riportato dalle fonti ansa, che un tunisino, sbarcato in Italia, si è poi reso protagonista di atti di terrorismo in Europa.

Nel lontano febbraio del 2011, con Silvio Berlusconi premier e Roberto Maroni ministro dell’Interno, sempre a Lampedusa arrivò Anis Amri, l’autore della strage al mercatino di Natale di Berlino nel 2016.

Al momento dello sbarco Amri si dichiarò minorenne e fu trasferito in un centro per minorenni in Sicilia.

Il killer di Nizza invece sarebbe giunto su suolo italiano il 20 settembre a Lampedusa mentre invece il successivo 9 ottobre sarebbe stato trasferito in un Centro per migranti che si trova a Bari, dopo la quarantena obbligatoria per tutti coloro che sbarcano.

Sarebbero queste, secondo quanto si apprende da fonti degli apparati di sicurezza, le prime due tappe del viaggio del killer nel nostro paese.

Investigatori ed agenti segreti stanno ora ricostruendo tutte i movimenti successivi e le modalità che hanno consentito all’uomo di lasciare il Centro.

Il killer di Nizza “non era mai stato segnalato dalle autorità tunisine, al contrario di altri, e non era neanche segnalato sotto il profilo della sicurezza nei canali di intelligence”, si apprende da fonti del Viminale, ai microfoni dell’ansa, dalle quali arriva la conferma che il 21enne è sbarcato a Lampedusa il 20 settembre e il 9 ottobre è stato destinatario di un decreto di respingimento con ordine del questore di abbandonare l’Italia entro 7 giorni.

A tal riguardo in Italia si è scatenata una fortissima polemica con in testa i capi dell’opposizione.

In primis il leader della Lega Matteo Salvini che ha mosso accuse nei confronti del Governo tutto, chiedendo anche le dimissioni del ministro Lamorgese.

 

Seguiranno aggiornamenti su tutta la vicenda.

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