Bambini e norme anti-Covid: “Osservateli”. Tweet che conquista il web

Un tweet che in poco tempo ha conquistato migliaia di utenti tra cui il virologo Roberto Burioni. “Osservateli i bambini, loro hanno capito le norme anti-Covid”

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Adobe Stock

Che i bambini abbiano capacità e risorse illimitate è cosa risaputa e dopo aver trascorso mesi e mesi in quarantena, chiusi dentro casa, perfino dimenticati dal governo ora sono proprio loro a dare il buon esempio agli adulti.

Sono infatti i più piccoli che hanno capito le regole e come bisogna comportarsi, quali sono le norme anti-Covid. Quando e come bisogna indossare la mascherina. Quando e come occorre igienizzare le mani.

Guardando i bambini, c’è davvero tanto da imparare. Ed è così che inizia il post di Paolo Migliavacca: “Osservateli i bambini. Fatevi raccontare da chi lavora con loro la dedizione e la serietà con cui tirano su la mascherina anche solo se devono andare ad appuntare la matita”. 

Ecco il tweet che ha conquistato il web: “Osservateli i bambini”

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Gel igienizzante (Adobe Stock)

Il tweet che nelle ultime ore ha conquistato il web, tra cui il virologo Roberto Burioni, è dell’imprenditore Paolo Migliavacca. Migliaia di like e condivisioni per un pensiero che fotografa la realtà di tutti i giorni nelle case e nelle scuole e che afferma senza mezzi termini che i bambini hanno capito tutto.

I più piccoli hanno compreso e metabolizzato che se vogliono continuare ad andare a scuola, vedere gli amici e vivere una vita più o meno normale devono rispettare le regole. Hanno imparato cos’è la resilienza e cosa significa fare sacrifici per un futuro migliore.

Burioni nel suo post scrive: “Osservateli i bambini. Io ne ho una ed è esattamente così”.

A spiegare ancora quello che i bambini, a differenza di tanti adulti, hanno capito è proprio Migliavacca che scrive nel suo post: “Che educazione fisica si fa soli soli senza palla e senza toccarsi, a due metri di distanza. Osservateli i bambini, che nemmeno per dire alla maestra “mi manca la mamma” si alzano se non è necessario, alzano la mano per dirlo; che si disinfettano le mani prima di uscire dalla classe, prima di rientrare in classe, prima di toccare il nuovo quaderno, prima della pipì, dopo la pipì, e dopo l’acqua e il sapone”.

Tutto quello che dovrebbe essere stato assimilato dopo mesi e mesi di Covid, e di norme per scongiurare i contagi da Coronavirus, i bambini lo hanno capito, a differenza di tanti adulti che ancora negano esista il virus, che ancora si ostinano a portare la mascherina sotto al naso o a non metterla per niente. A non lavarsi le mani, ad andare in giro con i sintomi e quante altre potremmo scriverne.

Cosa hanno capito i bambini? “Hanno capito che quell’evidenziatore meraviglioso non si può più prestare al compagno di banco preferito – scrive ancora Migliavacca – che non toccano la maestra anche se vorrebbero un abbraccio. Osservateli i bambini, che si rovesciano come tartarughine con gli zaini pesanti, che a scuola i libri non si possono più lasciare, ma sorridono con il loro fardello sulla schiena. Anche alle 8 del mattino. Osservateli, i bambini. Abbiamo sempre tanto da imparare da loro”.

 

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