Matrimoni: nuove norme anti Coronavirus attive fino al 14 Novembre

Il nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ha posto dei nuovi limiti in fatti di invitati: ecco come si svolgeranno i matrimoni secondo le norme anti Coronavirus.

matrimonio coronavirus
(Instagram)

Il DPCM del 7 Ottobre ha imposto una rigorosa stretta a tutti gli eventi organizzati nelle prossime settimane al fine di limitare il più possibile il diffondersi dei contagi.

Il motivo per cui proprio le celebrazioni in famiglia e tra gli amici sono entrate nel mirino del nuovo Decreto è che, nel corso di queste occasioni, si riuniscono famiglie e persone provenienti da diversi luoghi, talvolta città, regioni o addirittura Stati differenti.

Questo, insieme al fatto che durante i banchetti si mangia tutti insieme e naturalmente per la maggior parte del tempo non si indossano le mascherine, rende i festeggiamenti familiari una delle occasioni ideali per la diffusione del virus.

Sullo stesso principio sono state imposte nuove regole anche per gli eventi organizzati in case private, dove a causa degli spazi ristretti e della mancanza di controlli è ancora più complesso rispettare le distanze di sicurezza e proteggere la salute di tutti, soprattutto delle persone più anziane.

Cosa dicono le nuove norme anti Coronavirus per matrimoni e altre celebrazioni

location: gestire gli invitati
location matrimonio con invitati – Fonte: Adobe Stock

Le norme emanate il 7 Ottobre e attive fino ad almeno il 14 Novembre impongono che i festeggiamenti per il matrimonio o per una qualsiasi cerimonia religiosa coinvolgano un massimo di 30 invitati.

Questo numero potrebbe essere sottoposto a eventuali nuove restrizioni nelle settimane e nei mesi futuri, a seconda dell’evoluzione della situazione dei contagi in Italia.

Inoltre, coloro che hanno già organizzato tutto per il proprio matrimonio e decideranno di lasciare a casa parte degli invitati per rispettare le nuove norme anti Coronavirus, dovranno comunque far sì che durante la cerimonia e il banchetto vengano assolutamente rispettate le misure di sicurezza come il distanziamento sociale.

Assolutamente sconsigliate le grandi tavolate formate da molte persone: molto meglio organizzare piccoli tavoli di invitati ben distanziati l’uno dall’altro, possibilmente mantenendo integri i nuclei familiari ed evitando di “rimescolare” gli invitati.

Per quanto riguarda le celebrazioni religiose e civili, rimangono in vigore le norme di distanziamento finora attive, quindi lasciando abbastanza spazio tra un invitato e l’altro sia durante la celebrazione in chiesa sia durante la cerimonia civile negli uffici del comune.

Infine, per quanto riguarda le feste private, organizzate quindi non in locali e luoghi pubblici, ma all’interno di spazi privati come le abitazioni, non c’è ancora un vero e proprio divieto.

Il Ministro della Sanità Roberto Speranza ha però fortemente sconsigliato di organizzare feste e ritrovi che comprendano più di 6 persone (compresi i padroni di casa).

Anche se lo scopo del governo è evitare il secondo lockdown, è chiaro che si rende necessaria l’imposizione di misure sempre più rigorose per fermare la rapidissima crescita del numero di contagi.

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Attualmente la Campania è la Regione italiana in cui sono state imposte restrizioni più dure alla libertà di movimento dei cittadini: le scuole sono state chiuse fino alla fine di Ottobre (ma probabilmente rimarranno chiuse fino a Natale) ed è stato dato lo stop alla movida alle 22:00 nel pericolosissimo week end di Halloween, che il Presidente Vincenzo De Luca ha definito come una “celebrazione dell’imbecillità”. Non sono poche le proteste dei cittadini campani contro le nuove misure imposte dalla regione, ma è possibile che altri governatori decidano di seguire il percorso tracciato da De Luca.

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