Prova la droga per la prima volta: muore tragicamente a soli 18 anni

Prova la droga per la prima volta a 18 anni e finisce in tragedia. Tutti gli aggiornamenti sul caso di Maria Chiara Previtali.

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eroina e le sue terribili conseguenze (fonte: Unsplash)

Un compleanno importante, quello dei 18 anni, finito purtroppo in una terribile tragedia.

La giovane ha ricevuto in dono per il suo compleanno una bustina di eroina; provava quella droga per la prima volta.

Poi, la tragedia.

Prova la droga per la prima volta e muore a soli 18 anni per overdose

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a Terni, a quanto pare, il pericolo è peggiorato (fonte: Getty Images)

Una storia angosciante quella di Maria Chiara Previtali, giovanissima ragazza di soli 18 anni, proveniente dalla provincia di Terni.

La giovane è morta nel letto del fidanzato (di 21 anni) in seguito all’assunzione di eroina: era la prima volta che provava la droga.

L’eroina era un regalo per l’avvenuta maggiore età: una trasgressione che si è trasformata velocemente in un terribile sbaglio.
Maria Chiara frequentava l’ultimo anno del liceo ed era un’appassionata di kung-fu: di questo sport era anche istruttrice per i bambini più piccoli.

Una vita stroncata proprio all’inizio: inutili i soccorsi chiamati dal fidanzato il sabato mattina.

I due, infatti, avrebbero comprato la bustina di eroina nella nottata di venerdì, mentre erano a Roma.
Il fidanzato è stato indagato per omissione di soccorso ma, lo riporta oggi Repubblica, l’accusa adesso è diventata anche di omicidio preterintenzionale.

Francesco Gnucci, infatti, era già stato segnalato alle forze dell’ordine come abituale consumatore di eroina: ha confessato di aver acquistato la droga in una gita fuori porta.

Una delle tante che compieva abitualmente.

Gli inquirenti, quindi, stanno cercando risposta ai numerosi interrogativi che aleggiano sulla vicenda ma lui, Francesco, è deciso a difendersi.

A quanto sembra dalle sue dichiarazioni, infatti, il giovane sostiene di non avere nulla da nascondere.
Francesco ha dovuto lasciare l’Umbria e si difende da “fuori regione”: l’atmosfera, ad Amelia, era diventata troppo pesante per lui.

I due giovani, infatti, si frequentavano da pochissimo solo 3 mesi; l’opinione pubblica è convinta che sia stato lui a traviare Maria Chiara obbligandola ad assumere droga.
Ma dalle dichiarazioni del ragazzo emerge altro: a quanto pare Maria Chiara avrebbe provato la droga in un modo o nell’altro.
Una dichiarazione forte, questa, che però fa il paio con i numerosi casi (dall’esito tragico) di overdose di minori capitati in Umbria anche questa estate.
Al di là delle responsabilità personali, quindi, un problema di droga e giovani esiste.

La vicenda di Maria Chiara e Francesco, però, rimane ancora al vaglio degli inquirenti.
Il ragazzo sostiene di aver iniettato la droga a Maria Chiara ed a sé stesso a Roma: i due, poi, sarebbero rientrati ad Amelia dove si sarebbero divisi per qualche tempo.
Lei a fare un aperitivo con le amiche e lui a casa dove poi Maria Chiara lo ha raggiunto.
Un’ultima birra e poi a dormire: per Francesco niente di strano durante la notte, anzi.
Si è reso conto delle condizioni della fidanzata troppo tardi, la mattina del giorno dopo. Ha tentato di rianimarla e poi ha chiamato il 118.

Anche lui sostiene di voler sapere cosa è successo a Maria Chiara e perché la dose che si sono divisi abbia ucciso lei e risparmiato invece lui.

A quanto sembra, quindi, il ragazzo è disposto a collaborare con le forze dell’ordine.

Dalla famiglia di Maria Chiara, nel frattempo, non arrivano commenti: un giusto silenzio anche per non creare sensazionalismo su questa vicenda.

macchina dei carabinieri
macchina dei carabinieri (fonte: Pixabay)

Domani verrà indicato il medico per eseguire l’autopsia sul corpo della giovane.

Una triste vicenda questa, che va ad aggiungersi ad altre veramente dolorose come il maestro che picchiava i suoi alunni della scuola elementare o la giovane che ha perso la vita per un video di TikTok.

Seguiremo tutti i prossimi aggiornamenti.

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