Salvini e la fidanzata a Venezia: “Le cose intelligenti le decide lei”

Matteo Salvini e la fidanzata Francesca Verdini sono sbarcati a Venezia: elegantissimi, innamorati e, per una volta, senza polemiche.

Matteo Salvini venezia
Matteo Salvini e Francesca Verdini (Instagram)

Gli italiani non sono abituati a vedere Matteo Salvini in smoking e lo stesso segretario della Lega ha affermato di non sentirsi esattamente a proprio agio in un abito così elegante.

Per amore, però, si fa questo e altro: l’ex Ministro degli Interni si è presentato in Laguna con la giovanissima fidanzata Francesca Verdini che, forse per solidarietà nei confronti del suo compagno, ha indossato anche lei uno smoking dal taglio maschile.

I due hanno deciso di presenziare al Festival per assistere allal proiezione del film Padrenostro, del regista Alberto Noce e interpretato da Pierfrancesco Favino.

Proprio l’attore è rimasto piuttosto sorpreso per la presenza del leader della Lega alla prima del suo film e ha lanciato una frecciata diretta proprio all’illustre ospite del Festival.

Pare però che le paure di Favino fossero infondate: dalle dichiarazioni di Matteo Salvini si intuisce chiaramente che la comparsata al Festival del Cinema di Venezia era un regalo per Francesca, forse l’unica in grado di costringerlo a partecipare a un evento culturale di levatura internazionale.

Salvini a Venezia con la fidanzata: look perfetto anti – polemica

Matteo Salvini e fidanzata
Matteo Salvini e Francesca Verdini (Instagram)

Nel momento in cui Pierfrancesco Favino ha scoperto che Matteo Salvini era pronto ad assistere alla proiezione del suo film si è innervosito. L’attore ha deciso di lanciare un avvertimento al leader della Lega, abituato a presenziare a tutti quegli eventi sociali che gli assicurino visibilità e che gli permettano anche aumentare la sua popolarità.

“Non l’abbiamo invitato, credo che ciascuno sia libero di andare alle proiezioni. Conoscendo la sua capacità di saperci essere in un momento importante, mi fa piacere. Non credo che ci incontreremo. Ma se devo ragionare in termini di manipolazione, non credo che questo sia un film che dia questa possibilità, non è manipolabile” ha dichiarato l’attore.

La paura, in effetti, era che Matteo Salvini avesse deciso di assistere alla proiezione di Padrenostro proprio a causa delle tematiche trattate. Il film racconta, dalla prospettiva di un bambino, l’epoca degli anni di piombo in Italia, cioè quel periodo a cavallo tra gli anni Settanta e gli Ottanta caratterizzato da numerosi attacchi terroristici su suolo italiano a opera di italiani.

Il film è incentrato sulla storia autobiografica del regista, figlio di un questore che fu vittima di un attentato terroristico ma che, fortunatamente, sopravvisse. Il regista, che all’epoca aveva solo due anni, ha voluto raccontare la storia dal punto di vista dei bambini della famiglia e ha ricostruito l’accaduto basandosi principalmente sui racconti della sorella, di alcuni anni più grande.

La paura di Favino era che Salvini volesse rilasciare qualche dichiarazione di vicinanza alle forze dell’ordine, come aveva già fatto in passato soprattutto in qualità di ministro degli interni, indossando anche divise di vari corpi armati. Favino e il regista avevano ribadito in più di un’occasione che il film non voleva essere etichettato come “a favore della polizia” così come naturalmente non avrebbe accettato di essere etichettato come “a favore” delle forze terroristiche.

Salvini ha però precisato che, per una volta, non era a Venezia per fare politica, quanto piuttosto per amore: “Nessuna manipolazione politica. Mi aspetto di divertirmi, a me Favino come attore piace molto. Sono qui per trascorrere tre ore di relax, godermi un bel film, fare contenta Francesca – le cose intelligenti le decide sempre lei – e passare una bella serata” ha dichiarato.

E anche per quanto riguarda la mise lo zampino di Francesca Verdini è evidente. Tra l’altro, mentre Salvini dichiarava: “Se sto a mio agio? Non tanto, a dire il vero è la terza volta in vita mia che indosso uno smoking, l’ho fatto alla Scala e al Quirinale”, la Verdini appariva assolutamente perfetta, elegantissima e “en pendant” con il suo compagno.

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La fidanzata di Salvini ha infatti deciso di non indossare nulla di appariscente o sensuale. Il suo smoking da taglio maschile con una profonda scollatura è stato abbinato a sandali dal tacco 12 e a una semplice mascherina nera. La mascherina del Segretario della Lega, invece, era color amaranto e riportava in oro il Leone di San Marco, in omaggio alla città (e stavolta non ci sono evidenze fotografiche che l’abbia usata come pezzuola per pulire gli occhiali, come ha fatto in passato).

 

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Almeno stavolta Matteo Salvini non ha fatto nemmeno un passo falso durante la sua apparizione in pubblico: un ottimo lavoro da parte della bellissima Francesca, che solo poco tempo fa era stata a rischio Coronvirus.

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