Il soffocamento da cibo nel bambino è molto frequente in età pediatrica, soprattutto fino ai 4 anni. Ecco una lista degli alimenti più a rischio.

Con lo svezzamento di neonati e bambini arriva anche il problema del soffocamento da cibo che è molto frequente in età pediatrica, specie fino a 4 anni.
I dati riportano che in Italia ogni anno 50 bambini minori di 4 anni muoiono per soffocamento e nel 70 % dei casi è dovuto al cibo. In Europa sono addirittura 500 le vittime da soffocamento da cibo.
Ecco perché diventa fondamentale per i genitori o chi si occupa di accudire i piccoli di conoscere quali sono gli alimenti più a rischio, a seconda delle loro caratteristiche e come è giusto prepararli e tagliarli per evitare che diventino pericolosi.
Ecco quali sono gli alimenti più a rischio per il soffocamento da cibo nel bambino
Molti genitori ignorano i pericoli derivanti dal soffocamento da cibo nel bambino. Una problematica che interessa già i neonati dal momento in cui vengono svezzati.
Un bambino da 0 a 3 anni è più soggetto a rischio di ostruzione delle vie aeree per tre motivi:
- conformazione conica delle vie aeree fino alla pubertà
- minor efficienza di masticazione, dovuta alla dentizione decidua, e deglutizione
- minore capacità di reazione quando un boccone va di traverso
La Società italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) offre alcuni consigli utili su come occorre comportarsi per prevenire tale problema.
Il taglio degli alimenti è un aspetto fondamentale nella prevenzione dell’ostruzione, così come la sorveglianza dei bambini mentre mangiano. Qui vi avevamo spiegato come tagliare i cibi per evitare il soffocamento.
Inoltre, i genitori e chi si occupa di accudire i bambini dovrebbe conoscere le manovre di disostruzione che consentono di salvare la vita in attesa dell’arrivo dei soccorsi.
Ad far diventare gli alimenti pericolosi è senza dubbio la loro forma ma anche la consistenza non è da trascurare. Un cibo gelatinoso o appiccicoso infatti ha più chance di restare attaccato nelle vie aeree di uno solido. Ecco perché possiamo dividerli in 4 categorie:
- molli o scivolosi: che possono finire nelle vie aeree prima di essere masticati
- duri o secchi: più difficili da masticare per questo possono essere ingoiati interi
- solido o semisolidi: possono restare bloccati tra laringe e trachea
- appiccicosi o collosi: possono aderire alle vie aeree ed essere rimossi più difficilmente.
Questo non significa che i nostri bambini non potranno mangiare e assaporare i più diversi cibi ma dovremo imparare a tagliarli e prepararli rispettando alcune regole.
Tra gli alimenti molli e scivolosi quelli considerati più rischiosi sono:
- uva: rimuovere i semi e tagliare nel senso della lunghezza
- ciliegia: rimuovere il nocciolo e tagliare in 4 parti
- wurstel: evitare taglio a rondella, spezzare in piccoli pezzi
- arachidi e frutta a guscio: sminuzzare in piccoli frammenti
- mozzarella: tagliare a piccoli pezzi ed evitare di somministrarla fusa in piatti caldi
- pomodorini e olive: tagliare in 4 parti e se necessario in pezzi più piccoli
- kiwi: evitare taglio a rondella
- evitare caramelle gelatinose e confetti.
Tra quelli duri o secchi invece ci sono:
- carote: evitare taglio a rondella, ma tagliare nel senso della lunghezza ed eventualmente a pezzi più piccoli
- finocchio crudo e sedano: eliminare filamenti e tagliare a pezzi piccoli
- noci: sminuzzare in piccoli pezzi
- da evitare pop corn, caramelle dure e frutta candita.
Per quanto riguarda gli alimenti solidi e semisolidi stare attenti a:
- gnocchi: evitare di abbinarli con i formaggi che possono creare un effetto colla
- pasta: scegliere formati più piccoli o tagliarla.
Tra gli alimenti appiccicosi o collosi porre particolare attenzione a:
- carne o pezzi di formaggio: tagliarli a piccoli pezzi
- prosciutto crudo. rimuovere il grasso e tagliare la fetta intera a piccoli pezzi
- burro e formaggi densi: spalmarli sul pane ed evitare il cucchiaino
- mela e pera: tagliare in piccoli pezzi, grattugiarle nel primo anno.
- pesca, prugna e susina: rimuovere il nocciolo e tagliare in piccoli pezzi, oppure frullare e omogenizzare.
- uvetta e frutta secca (ad esempio fichi, datteri): tagliare in piccoli pezzi
- da evitare caramelle gommose, gomme da masticare e marshmallow.
Se nonostante le nostre premure dovessimo ritrovarci di fronte a un caso di soffocamento diventa fondamentale conoscere le manovre di disostruzione.
Nel caso l’ostruzione sia parziale e quindi il neonato o bambino è in grado di tossire forte, piangere o parlare dovremo evitare qualsiasi manovra di disostruzione e favorire la tosse.
In caso contrario significa che l’ostruzione è completa e quindi dovremo procedere con la manovra di disostruzione.
A secondo che si abbia a che fare con un lattante o un bambino più grande le cose cambiano. Scopri cosa fare in caso di soffocamento di un adulto.
(fonte: Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale)