Ferrari, Charles Leclerc risponde alle accuse di razzismo: “Ora basta!”

Charles Leclerc respinge al mittente le accuse di razzismo che piovono su Twitter dagli appassionati di Formula Uno e i tifosi della Ferrari. Lo sfogo del monegasco che sceglie sempre Twitter come terreno dialettico.

Charles Leclerc e le accuse di razzismo, la replica del pilota monegasco (Getty Images)
Charles Leclerc e le accuse di razzismo, la replica del pilota monegasco (Getty Images)

Charles Leclerc, il pilota monegasco della Ferrari, cambia marcia. Almeno nell’atteggiamento. Mette la quarta e si sfoga, dialetticamente, contro le accuse che gli stanno piovendo addosso da qualche tempo: precisamente dal momento in cui, assieme ad un altro paio di piloti, ha scelto di non inginocchiarsi ai blocchi di partenza in segno di rispetto ricordando il movimento statunitense “Black Lives Matter”. Tutto questo accadeva a ridosso dei fatti sconcertanti di Minneapolis che hanno portato alla morte del cittadino afroamericano George Floyd su cui si sono accaniti alcuni rappresentanti delle Forze dell’Ordine.

La scelta del ferrarista non ha convinto appassionati e tifosi del Cavallino che avrebbero preferito ben altro tipo di atteggiamento, in particolare modo con la tuta della Ferrari addosso. Questo ha fatto sì che contro il pilota si scatenassero polemiche di ogni genere, lasciando spazio alle critiche più aspre. Allora Leclerc ha scelto di rispondere via Twitter alla tempesta mediatica riversatasi su di lui: “È molto triste vedere come le mie parole vengano distorte per farmi sembrare un razzista. Non sono razzista e odio assolutamente il razzismo, è disgustoso”.

Razzismo, il pilota Leclerc si difende: “Triste farmi passare per ciò che non sono”

Charles Leclerc si difende dalle accuse di razzismo (Getty Images)
Charles Leclerc si difende dalle accuse di razzismo (Getty Images)

Allora perchè non schierarsi anche con l’atteggiamento e la condotta, adottando la stessa posizione della maggior parte dei suoi colleghi che si sono inginocchiati prima di sfrecciare in pista potrebbe obiettare qualcuno, ma ogni insinuazione si esaurisce (perlomeno dovrebbe) davanti ad una chiara, limpida e inequivocabile ammissione: “Non sono razzista”. Dunque problema risolto, almeno dal punto di vista delle polemiche che continueranno perchè le parole contano, ma i cinguettii social pesano di più nell’era dei nativi digitali.

Nel frattempo Sebastian Vettel, ex compagno di Scuderia di Leclerc perchè in procinto di lasciare la Ferrari, non ha ancora un volante per la prossima stagione: “Ho tante possibilità – ha spiegato il pilota – magari non così tante in F1. La cosa importante, però, è essere contento della mia scelta. Non so ancora quale sarà, ma non sono esageratamente stressato al riguardo”.

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