Un bonus shopping per rilanciare i consumi post Coronavirus. Non su internet e attraverso detrazioni fiscali fino ad esaurimento dello sconto. Scopri cosa ha chiesto l’Associazione dell’Industria e il Terziario.
L’Anpit (Associazione Nazionale per l’Industria e il Terziario) ha proposto l’istituzione di un bonus shopping, utile ad incrementare i consumi. Quali sono i dettagli?
Abbiamo di recente assistito e stiamo assistendo ad una drastica repentina riduzione dei consumi dettata dalla pandemia. Da ciò scaturisce questo interessante suggerimento, per prospettare una qualche possibilità di risalita.
Il deficit dei consumi: soluzione bonus shopping?
Abbiamo già ampiamente parlato del bonus babysitter e del bonus vacanze, questa volta si tratta di una proposta, nulla è in vigore. Sta di fatto che moltissime attività commerciali sono rimaste chiuse per un lungo periodo e ciò ha portato i commercianti a doversi scontrare con enormi difficoltà economiche.
La richiesta di questo speciale bonus shopping consiste nell’incentivare le famiglie italiane al consumo. L’Associazione Nazionale per l’Industria e il terziario ha proposto al governo un bonus shopping del valore di 5.000 euro.
I consumatori avrebbero la possibilità scaricare tutte le voci di spesa al dettaglio (acquisti di vestiti o scarpe) con il bonus shopping così come le spese per i generi alimentari.
Un bonus questo, da detrarre fino ad esaurimento attraverso la detrazione fiscale. Se il consumatore riuscisse a recuperare una parte di quello che potrà spendere ai supermercati e nei negozi aumenterà di conseguenza la sua voglia di acquisto.
L’idea sarebbe quella di portare in detrazione le spese alimentari e quelle che provengono dal consumo al dettaglio. Così facendo gli italiani sarebbero più invogliati ad acquistare consapevoli del fatto che potrebbero recuperare i soldi delle spese fatte.