Come difendere i bambini dal malessere dovuti a ondate di calore, imparando a individuarne i sintomi e a contrastarli tempestivamente.

Se in inverno impazziamo per coprirli a più non posso e difenderli dal gelo e dalle intemperie in generale, ecco che in estate parte una nuova lotta: quella per proteggere i più piccoli dal caldo.
Le temperature eccessive, per un verso o per l’altro, sembrano esser sempre e comunque nemiche giurate dei bambini: le mamme e i papà cercano in ogni modo di difendere i loro cuccioli e in quest’ottica sarà senza dubbio importante comprendere quali sono i segnali di pericolo e come fronteggiarli con prontezza.
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Se durante i periodi freddi temiamo influenze, raffreddori e affini, nella stagione calda sono la disidratazione e i colpi di calore a spaventarci.
Come individuare allora il sopraggiungere di tale problematiche e, soprattutto, come fronteggiarli rapidamente ed efficacemente?
Proteggere i bambini dai problemi legati al caldo

“Sono condizioni meteorologiche estreme che si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associati a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione; tali condizioni rappresentano un rischio per la salute della popolazione. Un’ondata di calore è definita in relazione alle condizioni climatiche di una specifica città e non è quindi possibile individuare una temperatura-soglia di rischio valida a tutte le latitudini”
Come correre allora ai ripari?
- Invogliate i più piccoli a bere molto, offrendo spesso loro dell’acqua;
- Aumentate il numero di poppate dei neonati, allattandoli così con maggior frequenza;
- Frutta e verdura dovranno divenire protagoniste anche dell’alimentazione dei bambini, in virtù dell’alto contenuto di liquidi e di sali minerali di questi alimenti. I bambini è vero non li amano ma servirli in modo goloso e originale sarà un notevole aiuto;
- Controllate più di frequente la temperatura corporea dei lattanti e dei bambini piccoli, ricorrendo a docce rinfrescanti almeno due o tre volte al giorno;
- Il pannolino non è amico dell’estate, cercate di farlo indossare meno possibile o, quantomeno, ritenerlo ogni tanto aperto;
- Aiutandovi con ventilatori e deumidificatori, ricordatevi di mantenere freschi i locali dove soggiorna il bambino.
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Ma come capire se il vostro bambino sta accusando malesseri dovuti a ondate di calore?
Ci sono sintomi diversi a seconda della gravità del problema e, sempre secondo questo parametro, diversi saranno anche gli opportuni interventi da attuare.
Sintomi lievi: nausea, vomito, debolezza muscolare, affaticamento, mal di testa. Come intervenire: spostate il vostro bambino inuma zona ombreggiata, rinfrescandolo con acqua e cercando di togliere i vestiti per lasciare quanto più possibile il corpo scoperto.
Sintomi moderati: disidratazione (urine ridotte, sete intensa, mucose asciutte, pelle fredda, spossatezza, irritabilità).
Sintomi gravi: stress da calore, colpo di calore (abbassamento della pressione, polso accelerato, febbre, convulsioni, perdita di coscienza).
Come intervenire: in caso di sintomi moderati o gravi la scelta migliore è mettere da parte il fai da te e contattare immediatamente il pediatra o i servizi di emergenza.
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Una menzione particolare la merita l’automobile, dove le temperature possono salire rapidamente e di parecchi gradi. Ecco perché anche se per soste brevi è assolutamente sconsigliato lasciare un bambino solo nella macchina, dove anche i malori possono manifestarsi in modo repentino.

Le accortezze, come potete vedere, non sono né numerose né eccessivamente complesse ma possono risultare a dir poco risolutive quando si parla di caldo eccessivo e salute dei bambini.
Affidatevi a loro e, per qualsiasi dubbio o situazione poco chiaro,a non esistete a chiamare il pediatra.