Dieta WFPB | i vantaggi di un regime vegano che disintossica

La Dieta WFPB (Whole Foods, Plant Based) è un regime vegano a base di prodotti integrali che serve anche per un effetto detox

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Cibi integrali, tutti di origine vegetale, e una cucina naturale, per questo potenzialmente più sana. Sono i principi alla base della dieta Whole Foods, Plant Based e più semplicemente dieta WFPB. Un regime alimentare che consenti di ottenere due risultati, dimagrire e seguire anche un programma detox

Essendo una dieta vegana, non considera tutti i prodotti di derivazione animale, ma non è adatta a tutti come vedremo in seguito. Predilige i cibi integrali, cioè non trasformati dall’industria e quindi e quindi senza zuccheri raffinati potenzialmente dannosi. Ma punta anche sui cibi di origine vegetale: per questo niente carne e pesce, ma anche latte e uova.

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Tra i suoi vantaggi il fatto di dare risultati concreti nella perdita di peso grazie alla quantità importante di fibre introdotte. Più sono e più saziano, quindi cancellano il desiderio di mangiare più calorie. Per questo alla base ci sono verdura, frutta, cereali integrali e legumi, ma anche cibi ricchi di Omega 3 come l’avocado e l’olio di cocco.
Quindi dieta WFPB per tutti? In realtà no, perché eliminando del tutto latticini, uova, carne e pesce tagliamo anche fuori sostanze essenziali per la salute e quindi il rischio di carenze è alto. A cominciare dai minerali, anche se ilo calcio abbonda nelle verdure verdi, nel latte di soia e negli agrumi, il ferro ijn spinaci, ceci, lenticchie e avena. E po per lo iodio puntate su sale iodato e alghe marine, per lo zinco sulla frutta secca e in particolare le mandorle. In generale, se seguite questa dieta per non più di 2-3 settimane non dovrebbero esserci comunque controindicazioni.

Dieta WFPB, il programma quotidiano

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Ma allora, cosa dobbiamo portare a tavola per seguire in maniera corretta il programma della dieta WFPB? Partiamo dalla colazione: la base è un bicchiere di latte vegetale . Quindi il latte di soia, di riso di cocco,o di avena. Accompagnatelo con della frutta secca, in particolare noci, e una tazza di frutti di bosco. In alternativa potete bere una tazza di latte vegetale con un caffè e usate la frutta secca come spuntino a metà mattinata.

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A pranzo più scelta. In genere vanno benissimo le zuppe, quando fa freddo, oppure un’insalata quando fa più caldo, a patto che siano prevalenti le verdure. Puntate su quelle fresche, di stagione, sia cotte che crude. Vanno benissimo quindi spinaci e bietola, lattura e soncino, ma anche legumi come soia, lenticchie e ceci. Per terminare il pasto, quando è stagione, un bell’avocado. E le zuppe, d’estate, le potete anche servire fredde.

Quinoa, tutte le ricette per gustarla al meglio

Per cena invece sempre verdure ma sotto forma di primi piatti,. Quindi abbinatele alla quinoa, al fatto, ma anche alla pasta e al riso integrali. Un piatto unico, abbondante, per rimanere sazi sino al mattino dopo. E terminate sempre il pasto con un frutto: banane, albicocche, pesche, frutti di bosco, anche essiccati. Sono consentiti diversi condimenti: la salsa di soia, la senape, l’olio, l’aceto, ma anche tutte le spezie e le erbe aromatiche.

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