Olio da frittura riutilizzato pericoloso | rischio di tumore al seno

Olio da frittura: buono, perché nella nostra cucina ci sono tantissimi piatti così, ma potenzialmente pericoloso. Meglio sapere che cosa rischiamo

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L’olio per la frittura riutilizzato più volte, almeno fino a qualche anno fa, era una pratica molto comune nelle case. Oggi con maggiore informazione  al riguardo, chi cucina fa anche molta più attenzione. Ma non è soltanto un problema legato all’inquinamento, che pure conta molto. In realtà mangiare cibo fritto con olio riutilizzato aumenta i rischi di tumore al seno.

Lo hanno dimostrato concretamente i risultati di diverse ricerche, come quella che era stata finanziata dalla Illinois University. Il risultato, dopo un’attenta analisi degli esami da laboratorio, era stato netto. L‘olio fritto può incidere come causa scatenante delle tossine che provocano la crescita delle cellule tumorali ma anche delle metastasi.

Il risultato è arrivato dopo un lungo studio sui topi. Un esperimento in laboratorio diviso in due.

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Un gruppo di topi è stato alimentato con olio di soia fresco, non riscaldato. L’altro invece con olio  scaldato più volte come avviene normalmente in una frittura. In un secondo tempo gli scienziati dell’università statunitense hanno iniettando nei topi alcune cellule di cancro al seno simulando un carcinoma mammario in stato avanzato.

Ventuno giorni dopo, i i tumori dei topi che avevano  consumato l’olio con sbalzi termici  avevano fatto registrare una crescita metastasi quattro volte superiori agli altri. Inoltre era risultata modificata anche la genetica nel fegato in questo gruppo di animali. La spiegazione è una sola. Se  l’olio è riutilizzato, i trigliceridi rilasciano l’acroleina, una sostanza chimica tossica che ha forti proprietà cancerogene.

Olio da frittura, come lo dovete smaltire?

Quindi come dobbiamo comportarci con l’olio da frittura? La prima regola è usarlo una volta sola, ma la seconda è smaltirlo correttamente. Questo è un olio non biodegradabile e non organico. Per questo non possiamo gettarlo nel lavandino o nel water ma nemmeno pensare di eliminarlo insieme all’umido.

Nel primo caso infatti finirebbe nel sistema fognario modificando la corretta depurazione delle acque e l’efficienza dei depuratori. Nel secondo, invece, nessuno lo potrebbe ritirare perché comunque si tratta di un rifiuto pericoloso non smaltibile. E non è nemmeno corretto, come fanno alcuni che hanno un giardino o l’orto, versarlo nella terra. Infatti la rende sterile impedendo alle piante di trovare le sostanze nutritive necessarie per crescere.

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L’unica regola quindi è questa. Esistono appositi raccoglitori dell’olio esausto da riempire e diversi Comuni in Italia consegnano taniche con filtro. Basta far raffreddare l’olio e poi versarlo.

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Una volta che il contenitore è pieno si porta al centro di smaltimento o isola ecologica. Oppure ci sono supermercati e distributori di benzina che ritirano l’olio esausto gratuitamente.

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