Bambini e parolacce | Che cosa fare quando un bambino dice una parolaccia

Quando un bambino dice una parolaccia l’adulto tende a rimanere spiazzato. Vediamo in base all’età del bambino come deve comportarsi un genitore in caso di turpiloquio

bambino dice parolaccia
Foto di 192635 da Pixabay

Prima o poi capita a tutti i genitori di sentire il proprio figlio dire una parolaccia. Per quanto un adulto possa rimanere male di fronte a un episodio del genere non deve allarmarsi troppo. I bambini, infatti, al giorno d’oggi sentono sempre più spesso pronunciare parolacce: in tv, nei film, o dagli stessi genitori e adulti in generale.

Se i bambini sono piccoli, e per piccoli intendiamo fino a 3 anni di età, non dobbiamo preoccuparci. Anzi, nel momento in cui il bambino pronuncia la parolaccia dovremo far finta di niente perché più enfasi diamo a quello che ha detto più il bimbo penserà di aver attirato la nostra attenzione e allora sì che si divertirà a ripeterla. La strategia migliore finché i bimbi sono piccoli è quindi quella di mostrare indifferenza. Loro, infatti, non sanno quale sia il reale significato della parola che hanno pronunciato quindi si divertiranno a dirla solo se questa susciterà in noi una reazione.

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Quando a dire una parolaccia è un bambino un po’ più grande

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Se a usare il turpiloquio sono invece bambini di 4 o 5 anni è bene iniziare a spiegare il significato della parola che hanno pronunciato. Dovremo dir loro che utilizzandola potrebbero far rimanere male qualcuno, magari un amichetto o una persona a cui vogliono bene. Ovviamente i genitori dovranno stare attenti e dare il buon esempio. I primi a non pronunciare parolacce in presenza dei figli dovranno essere proprio gli adulti. E infine, è opportuno che controllino i programmi che i bimbi guardano in televisione.

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Nel caso di bambini dai 6 anni in su il discorso è un po’ diverso. A quell’età, in genere, i bimbi sanno associare una parola al suo significato. Se il bambino pronuncia una parolaccia in un momento di rabbia dovremmo parlare con nostro figlio e spiegargli che non è questo il modo di canalizzare il suo stato d’animo. Potrebbe essere utile fare un esercizio insieme magari trovando delle parole alternative non scurrili da pronunciare quando il bambino è arrabbiato.

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Attraverso questi utili accorgimenti dovremmo riuscire a correggere i nostri figli. Un bambino che dice parolacce, infatti, è pur sempre una fonte di disagio per i propri genitori.

di Cristina Biondi

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