Covid-19 | vendita di cancelleria nei supermercati | la posizione ufficiale del governo

L’hanno ribattezzata ‘la battaglia dei pennarelli’ il movimento popolare insorto in seguito al divieto alla vendita di materiale da cancelleria e non solo nei supermercati. Ecco perché è stato posto il divieto e la posizione ufficiale del governo.

Covid-19 verso il via libera alla vendita di cancelleria nei supermercati
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L’Emergenza Covid-19 porta con se non soltanto sentimenti di paura e dolore, ma anche molta incertezza nel seguire tutte le regole imposte dai vari decreti governativi emessi l’uno vicino l’altro. La vita di tutti è cambiata, in special modo quella dei bambini che si sono ritrovati da un giorno all’altro a seguire le lezioni di scuola attraverso il monitor di un computer e rilegati in casa anche per i momenti di svago. I materiali da cancelleria dunque sono diventati un genere di prima necessità che però fino a queste ultime ore, i supermercati ancora non sono autorizzati a vendere.

Facile scoprire nel proprio supermercato, interi scaffali limitati da una croce, scaffali contenenti pennarelli, album da disegno, quaderni e non solo, anche articoli di biancheria, pentolame e altro materiale  che se lasciato in vendita avrebbe rappresentato una concorrenza sleale verso tutte quelle attività commerciali costrette alla chiusura.

Ma ai bambini chi pensa? Nei decreti non sono mai stati nominati i diritti dell’infanzia e non sono stati contemplati i loro bisogni inderogabili, quello per esempio di poter comprare un quaderno su cui fare i compiti, una lacuna a cui, dopo numerosi appelli e anche petizioni, il governo potrebbe metter mano in queste ultime ore. 

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Vendita di materiale da cancelleria nei supermercati | le iniziative regionali per venire incontro alle famiglie e la posizione ufficiale del governo

Vendita di materiale da cancelleria nei supermercati vicino al via libera le iniziative regionali
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Sono stati numerosissimi gli appelli che le mamme italiane hanno rivolto al governo per poter tornare ad acquistare soprattutto il materiale da cancelleria che serve agli studenti per continuare le attività scolastiche anche se casalinghe ma anche per i bambini più piccoli come svago durante le ore di isolamento a casa.

Per non creare concorrenza sleale verso le cartolerie e altre tipologie di negozi, il governo ha vietato la vendita di materiale da cancelleria e altri prodotti come biancheria e oggetti di uso casalingo nei supermercati, creando però una vera e propria emergenza a cui potrebbe porre rimedio in queste ultime ore. La questione infatti non appare per nulla semplice, visto che effettivamente il via libera alla vendita di tale materiale nei supermercati, potrebbe creare non poco dissenso in tutti i proprietari di negozi di cartoleria e simili.

Per ora sul sito del governo non è apparsa nessuna comunicazione ufficiale e nei supermercati alcuni scaffali appaiono ancora ‘sbarrati’ ma nel frattempo, il governatore del Piemonte Cirio, e quello della Liguria Toti, hanno annunciato un’ordinanza regionale che permette la vendita di materiale da cancelleria nei supermercati.

Per il resto d’Italia nulla di certo. Si resta in attesa di una sollecita presa di posizione da parte del governo per poter rispondere all’ “Emergenza pennarelli” e un’aggiornamento ufficiale della specifica dei prodotti che i supermercati possono mettere in vendita.

Per ora alla sezione FAQ del sito del governo, alla domanda:

” Le attività commerciali che vendono generi alimentari o beni di prima necessità e che quindi rimangono aperte, possono consentire ai clienti l’acquisto anche di beni diversi come, ad esempio, abbigliamento, calzature, articoli sportivi, articoli di cancelleria, giocattoli, etc.?”

la risposta è ancora negativa:

“No. Non è consentita la vendita di prodotti diversi rispetto a quelli elencati nelle categorie merceologiche espressamente indicate di cui all’allegato 1 al Dpcm 11 marzo 2020, per come comunque integrato dall’art. 1, comma 1, lettera f), del Dpcm del 22 marzo 2020…”

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Non resta che attendere se nelle prossime ore, il governo, possa prendere in considerazione di allargare la vendita di beni di consumo come la cancelleria a tutti i supermercati e ipermercati.

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