Baby food diet, dimagrire con gli omogeneizzati funziona?

Qualche anni fa la baby food diet è sbarcata anche in Europa e ci sono ancora persone che la seguono. Scopriamo meglio la dieta dei vasetti

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Ci sono mode che nascono e muoiono nel giro di pochi mesi e altre che resistono nel tempo. Come la baby food diet’, un regime alimentare che arriva dagli Usa ed è stato seguito da attrici amatissime come Jennifer Aniston e Reese Witherspoon, ma anche da Lady Gaga e Madonna.

Come suggerisce direttamente il nome, i grandi ritornano bambini, anzi neonati. Il principio alla base della baby food diet infatti è quello di nutrirsi, in tutti i pasti quotidiani, solo con omogeneizzati per arrivare ad un massimo di 15-16 al giorno. Attenzione, non stiamo parlando di frullati o centrifugati preparati in casa. Ma propri dei classici vasetti di carne, pesce, frutta e verdura che mangiano i neonati e i bambini fino a 3-4 anni.

Alla base di questa curiosa dieta c’è una considerazione di fondo. Se i vasetti sono stati approvati dai pediatri e dai nutrizionisti che seguono la crescita dei bambini, significa che rappresentano pasti completi. Quindi vanno bene anche per le persone adulte che devono soltanto aumentare le dosi giornaliere variando la quantità e la qualità degli omogeneizzati.
In genere ogni vasetto, a seconda di quello che contiene, può avere dalle 100 ad un massimo di 140-150 calorie. Mangiarne quindici al giorno significa quindi come minimo introdurre nel corpo dalle 1600 calorie alle 1900 calorie.

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Carne, pesce, verdura e frutta ma tutta omogeneizzata

Uno dei vantaggi, secondo chi segue questo regime alimentare chiaro. Notoriamente gli omogeneizzati sono controllatissimi e sono ricchi di tutti quegli elementi utili per una crescita sana e regolare. Inoltre sono (o dovrebbero essere) privi di zuccheri, grassi, sali addizionati. Proprio per questo, nelle intenzioni di chi ha ideato la baby food diet, sarebbero in grado di far perdere fino a 9 kg in sole sei settimane. E ancora, suddividere i tre pasti principali, più lo spuntino del pomeriggio, in tante piccole dosi aiuterebbe anche a far funzionare meglio la digestione.

Ma qual è quindi il menù tipo di una giornata con la baby food diet? A colazione due omogeneizzati alla frutta (mela, pera, banana, prugna), a pranzo cinque omogeneizzati (due di carne, altrettanti di pesce più uno alle verdure. Nel pomeriggio altri due barattolini, uno di carne e uno di verdure. Infine a cena si possono alternare i vasetti, come a pranzo, a carne bianca o pesce ai ferri, verdura lessata condita con un cucchiaino d’olio e sale, 20 grammi di pane.

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Mela Golden
Mela Golden – Fonte: iStock photo

E i dietisti, oltre che i nutrizionisti, che dicono? In tutti questi anni la baby food diet non è stata mai stroncata totalmente, ma nemmeno promossa. La critica generale è che comunque il loro apporto calorico è ridotto rispetto a quello che dovrebbe essere in una giornata media. Ma soprattutto non deve essere seguita per più di una settimana, altrimenti i rischi saranno maggiori rispetto ai benefici che comporta.

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