Coronavirus e cibo | rischi e precauzioni da prendere

I contagi da Coronavirus si moltiplicano così come le norme di sicurezza per arginare la diffusione. Come dobbiamo comportarci in cucina? Scopri i consigli di un esperto.

uomo che fa la spesa
cibo (Istock)

L’Oms ha reso noto da tempo le norme di sicurezza anticontagio che dovremmo seguire scrupolosamente e che mettono l’igiene al primo posto. Lavarsi le mani spesso e scrupolosamente con il sapone, evitare luoghi affollati e mantenersi a distanza di sicurezza, starnutire nel gomito sono le principali norme da seguire.

La paura del contagio ha modificato moltissimo la vita della popolazione, le città sono deserte come i musei, i cinema, i ristoranti ed i negozi. Molti viaggi programmati sono stati disdetti, i supermercati quasi completamente saccheggiati. Dopo la decisione del governo di chiudere le scuole a livello Nazionale la precauzione è diventata l’imperativo dominante ed accanto ad essa si erge l’informazione.

Il Coronavirus è sotto l’esame attento dei ricercatori che cercano di capire in che modo attacca l’uomo e come debellarlo. Sono molti gli studi emersi in questo senso e anche la relazione del virus con il cibo non è stata trascurata. Come dobbiamo comportarci in cucina? quali rischi corriamo? Ilfattoalimentare.it ha chiesto delucidazioni al Professore Antonio Paparella, docente di Microbiologia alimentare presso l’Università di Teramo.

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Coronavirus e cibo, rischi, precauzioni e norme di sicurezza

alimenti
(Istock photo)

Per quanto riguarda la relazione del Coronavirus con il cibo, la prima cosa che viene in mente è il famoso mercato cinese del pesce e di animali di Wuhan, primo focolaio del virus. A questo si aggiunge una recente scoperta emersa da uno studio pubblicato dal Journal of Hospital Infection dal titolo “Persistenza di coronavirus su superfici inanimate e loro inattivazione con agenti biocidi” dal quale emerge che il virus a contatto su una superficie riesce a restare attivo fono a 9 giorni. Un ulteriore recente studio, sebbene vada preso con cautela perchè ancora in fase preliminare, mostra la presenza del Coronavirus nelle feci di pazienti sintomaci. Alla base di tutte queste informazioni, quali rischi reali corriamo? esitono delle misure di sicurezza da adottare in campo alimentare?

Secondo il Prof. Paparella i virus che portano all’insorgere di malattie respiratorie generalmente non si trasmettono attraverso il cibo. Inoltre gli studi condotti fino ad oggi necessitano di approfondimenti per essere ritenuti attendibili.

Ad ogni modo, in via precauzionale, l’Oms ha reso note le precauzioni che possiamo prendere anche in fatto di alimentazione.

L’Oms e le misure di sicurezza alimentari

verdure cibi anticellulite
lavare bene gli alimenti (Istock Photos)

In attesa di ulteriori approfondimenti sul Coronavirus ed in relazione alle informazioni già in nostro possesso, l’Oms chiede alla popolazione di usare maggiore cautela anche in ambito alimentare. Le raccomandazioni emerse dal rapporto dello scorso 21 Febbraio sono molto semplici:

  • evitare di assumere alimenti crudi o poco cotti di origine animale
  • evitare il contatto di alimenti crudi con quelli cotti soprattutto in frigorifero, dove si possono utilizzare contenitori ermetici per sigillare i cibi cotti e tenere frutta e verdura nell’apposito cassetto.
  • lavare le mani ogni volta che si maneggia del cibo, prima e dopo

Secondo l’Oms cuocere bene gli alimenti dovrebbe essere sufficiente per distruggere il virus. Per quanto riguarda gli alimenti crudi, conservarli in frigorifero richiede cautela poichè il virus sopravvive fono a 72h a +4°C senza moltiplicarsi. Conservati in congelatore la situazione peggiora poichè il virus pare sia in grado di sopravvivere fino a due anni ad una temperatura di -20° C.

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Fonte foto: Pixabay

Per quanto riguarda gli alimenti crudi il Prof. Paparella rassicura sul fatto che solitamente il cibo prima di arrivare sulla tavola entra in un circuito di distribuzione che impiega diversi giorni, un lasso di tempo sufficiente per togliere vitalità al virus, ma consiglia, in via preventiva, di lavare accuratamente frutta e verdura con l’ausilio di un sanificante.

 

 

 

 

 

 

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