Barbara Alberti contro Asia Argento: “Tutto il MeToo è stato falso”

Barbara Alberti si è schierata di nuovo contro Asia Argento in merito al MeToo, il movimento di protesta contro le molestie sulle donne che ha portato recentemente alla condanna di Harvey Weinstein.

Barbara Alberti contro Asia Argento
Barbara Alberti (Foto: Instagram)

Secondo Barbara Alberti tutto il movimento MeToo è stato soltanto una gran pagliacciata.

Non ne ha mai fatto mistero in passato ma è tornata sull’argomento a seguito dell’attenzione mediatica che è tornata a concentrarsi sul caso dopo la condanna di Harvey Weinstein e, almeno in Italia, dopo i numerosi interventi sull’argomento di Asia Argento. 

Proprio la Argento, dopo aver avuto una parte importante nella condanna di Weinstein, nel 2018 fu vittima di un enorme contraccolpo morale e legale, a causa della denuncia di Jimmy Bennet, un giovanissimo attore che affermò di essere stato molestato da Asia anni prima.

Le considerazioni della Alberti mettono in diretta relazione la condanna di Weinstein e il processo legale contro la Argento, giungendo a conclusioni durissime.

Barbara Alberti contro Asia Argent e il MeToo

Asia Argento
Asia Argento (Fonte: Instagram)

I motivi per cui Barbara Alberti ha condannato il MeToo sono da ricercare nella comunicazione di massa che è nata intorno al movimento. Secondo la scrittrice, infatti, il MeToo si è trasformato con il tempo in una enorme passerella lungo la quale hanno sfilato donne senza dignità che hanno deciso di operare una psicoanalisi di massa dopo aver nascosto le proprie discutibili scelte morali per decenni.

“Noi donne dobbiamo pagare una tassa per lavorare” ha spiegato la Alberti a Fanpage. “Le ragazze del MeToo di questo sono totalmente colpevoli. Non erano disgraziate, ma belle e talentuose.”

Per queste motivazioni, la Alberti si è spinta a definire il MeToo (soprattutto quello americano) come “di un conformismo, di un perbenismo e di un puritanesimo inaccettabile”, che ha sì scoperchiato lo scandalo internazionale dei ricatti a sfondo sessuale nel mondo del cinema, ma non ha cambiato la vera tirannia nei confronti delle donne, quella che le obbliga ad accettare lavori sottopagati e assolutamente umilianti perché non hanno scelta.

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Sul caso Jimmy Bennet – Asia Argento

In merito al caso scatenato dalla denuncia di Jimmy Bennet contro Asia Argento, la Alberti si è espressa in maniera estremamente chiara: si è trattato dello stesso identico meccanismo che ha mosso tutte le donne molestate contro Harvey Weinstein.

“Lei aveva 36 anni, lui 17, ma cos’è una violenza? Questo ragazzo ha fatto lo stesso scherzo che lei ha fatto a Weintein. Invece lei avrebbe dovuto rispondere “è reato? Per me no, perché a 17 anni un ragazzo sa benissimo cosa sta facendo”.

La Alberti si è inoltre spinta ad affermare che il senso comune e la morale comune hanno sempre favorito i rapporti tra giovani maschi e femmine adulte, che avrebbero svolto quel famoso ruolo di “nave scuola” tanto ricercato dagli adolescenti.

Pertanto, se per la Alberti il MeToo è assolutamente ipocrita, il motivo è uno solo: i rapporti tra giovani uomini e donne mature, così come tra giovani donne e uomini maturi (e potenti) sono per la maggior parte consenzienti e perfettamente volontari.

 

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Fortunatamente per molte donne, la giustizia americana non è d’accordo con la ex ospite del Grande Fratello, dal momento che ha riconosciuto Harvey Weinstein colpevole di diverse accuse.

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