Il Coronavirus continua ad allarmare, la paura di un contagio si diffonde. Ecco cosa sapere se avete in programma di fare un viaggio.
In questo momento in Italia stiamo assistendo ad una psicosi generale, il virus 2019-nCov continua a preoccupare. I negozi di viveri sono stati presi d’assalto, mascherine e disinfettanti raggiungono prezzi record, molti viaggi sono stati cancellati, la paura di contrarre il virus è alta e non a caso. Come riportato da la Repubblica, secondo il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, i casi di contagio confermati nella regione sono 165. A questi vanno aggiunti i 22 casi del Veneto, i nove dell’Emilia Romagna, i sei del Piemonte e uno nel Lazio, per ottenere un totale di 203 casi confermati in Italia. Una cifra che spaventa perchè nonostante le precauzioni prese il nostro Paese diventa così il terzo al mondo per numero di contagi, dopo Cina e Corea del Sud, un dato molto allarmante.
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Cosa fare se hai in programma un viaggio?
Molte persone hanno disdetto o rimandato i viaggi in programma soprattutto verso le destinazioni asiatiche e verso il nord Italia. Se hai in programma un viaggio e sei indeciso fai il punto sui reali rischi di contagio e segui questi consigli:
1/ Consulta i bollettini
Se si ha necessità di spostarsi e si è indecisi, consultare regolarmente gli aggiornamenti dell’OMS, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e il Ministero degli affari esteri potrebbe chiarire le idee.
2/ Informati sugli aereoporti di transito
Molti aereoporti in tutto il mondo effettuano controlli di temperatura sui passeggeri utilizzando termocamere per rilevare casi di febbre. Time Magazine ha reso noto una lista di paesi e aeroporti che usano misure precauzionali. Nell’elenco compaiono aereoporti quali: negli Stati Uniti, gli aeroporti JFK di New York, Los Angeles, San Francisco, Chicago O’Hare e Atlanta. In Asia, Hong Kong, Corea del Sud, Giappone, Singapore e Indonesia. In Europa, i controlli avvengono solo a Roma Fiumicino (Italia) e Londra Heathrow (Regno Unito) sui passeggeri provenienti da Wuhan. Al Paris Roissy, al momento sono stati pubblicati solo messaggi informativi.
3/Pulisci le mani con sapone
La principale misura preventiva rimane quella di lavarsi le mani regolarmente con sapone o soluzione idroalcolica. Il ministero della Salute ha esortato i viaggiatori in Asia a “evitare il contatto con animali vivi o morti, a visitare mercati in cui gli animali vengono venduti e ad evitare il consumo di prodotti animali crudi o poco cotti”.
4/Non assumere medicine miracolose
I viaggiatori in partenza potrebbero essere tentati di cercare farmaci “miracolosi”.
Il vaccino contro questo virus è in via sperimentale, non esiste un farmaco preventivo al momento. I probiotici aumentano le difese immunitarie e sono efficaci nel combattere le infezioni invernali, ad esempio, ma non possono fare nulla contro un’epidemia. Indossare una maschera monouso non tutela dal rischio del contagio poichè il virus porebbe infettare le mani le quali potrebbero essere introdotte sotto la maschera ed entrare in contatto con occhi e bocca.
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Evitare i luoghi di picco della diffusione è una misura da prendere in considerazione. Per i viaggiatori temerari di ritorno da luoghi in cui sono stati registrati casi di contagio, qualora mostrano un’infezione respiratoria acuta (febbre, tosse, difficoltà respiratoria) entro 15 giorni dal ritorno del soggiorno, non è consigliabile recarsi spontaneamente al pronto soccorso o al medico locale ma chiamare il numero gratuito 1500 che il ministero della Salute ha istituito per segnalare casi sospetti di coronavirus.