Bambini | come imparano a capire parole e concetti

I bambini hanno un modo di comunicare tutto loro ma apprendono il nostro in base ai cambiamenti dell’età. Scopriamo come funzionano le varie fasi dello sviluppo.

bimbo che gioca
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Comunicare con i bambini, specie se molto piccoli, significa mettere in gioco parole e atteggiamenti che vengono codificati in modo diverso in base alla loro età. Se già da prima della nascita, esiste una forma di apprendimento emotivo, i bambini iniziano a percepire il mondo già dal primo respiro, cogliendo i toni con i quali gli si parla, e imparando a decifrare pian piano sempre più parole fino a crearsi un loro vocabolario. Si tratta di un modo di apprendere davvero affascinante e che cambia di continuo tanto che imparare a conoscerlo almeno un po’ può davvero fare la differenza. Cerchiamo quindi di scoprire quali sono le fasi dello sviluppo dei più piccoli e come imparano a comunicare e a comprendere ciò che gli viene detto.

Bambini e fasi sello sviluppo: come apprendono parole, concetti e modi di fare

Tuo figlio è iperattivo? ecco come reagire per non perdere la calmaQuando un bambino viene al mondo non capisce quanto gli viene detto ma riesce a sentire le emozioni di chi ha accanto. Così, se riceve amore sa di potersi sentire al sicuro mentre in un ambiente teso e ostile percepirà ansia e paura.
La loro capacità di apprendere è davvero vasta e può essere divisa in mesi e anni di età. Scopriamo quindi le varie fasi del loro sviluppo.

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Dalla nascita al primo mese. In questa fase, i neonati captano tutto ciò che li circonda. Sebbene non capiscano cosa gli viene detto possono intuire l’emozione che vi si cela dietro e lo fanno attraverso il tono di voce, il modo con cui li si guarda e i gesti apparentemente semplici ma che per loro assumono un significato importante. Quando vengono presi in braccio con amore, i piccoli sanno di essere al sicuro mentre quando ciò non avviene o avvertono tensione da chi gli sta accanto, la consapevolezza è quella di non essere esattamente al sicuro o in un ambiente sereno e felice. Man mano passano i giorni la loro consapevolezza del mondo esterno cresce sempre di più, le loro abilità aumentano e con esse la capacità di capire cosa gli sta intorno.

Dai due mesi ai tre. Arrivati a questa fase della loro vita, i bambini hanno imparato a capire se chi gli sta intorno è in grado di prendersi cura di loro. Questo momento della loro vita è molto importante perché capiscono se il mondo è un posto favorevole e se possono sentirsi al sicuro. A questa fase sono legati i primi sorrisi e le prime forme, seppur molto limitate, di comunicazione.

Dai quattro mesi ai sette. Sempre più in grado di capire il mondo che li circonda, i piccoli sono ora in grado di comprendere quando qualcuno gli parla ed iniziano a distinguere le persone conosciute da quelle estranee. Per questo motivo se presi in braccio da altri possono avere reazioni di pianto (che è un vero e proprio linguaggio) o di paura.

Dagli otto mesi al primo anno di vita. In questa delicatissima fase, i bambini provano a sperimentare il mondo che fino ad ora si sono limitati ad osservare. Iniziano quindi ad agire per cogliere le risposte di chi sta loro intorno. Per questo motivo toccheranno di tutto, lanceranno cose, etc… Ogni reazione sarà da loro compresa e registrata come positiva o negativa e ciò li porterà a mettere in scena più volte la stessa azione al fine di comprendere se la reazione sarà sempre la stessa. In questo modo inizieranno a capire quando una cosa è vista come positiva e quando, invece, è vista come negativa.

Fino al primo anno e mezzo di vita. Sempre più consapevoli del mondo esterno, anche le parole iniziano ad avere un significato. Così, i bambini riescono ad eseguire delle indicazioni e ad usare le prime parole.

bimbo che gioca
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Dal primo anno e mezzo ai primi due anni di vita. A questo punto della sia vita i bambini iniziano a volersi affermare, dimostrando a loro volta se sono d’accordo o contrari a qualcosa, facendo i classici capricci. Spazio e dimensione iniziano ad assumere un senso ai loro occhi e lo stesso vale anche per causa ed effetto. Distinguono le forme e capiscono che se fanno qualcosa ci sarà una conseguenza di qualche tipo.

Dai due ai tre anni. In questo lasso di tempo, i bambini imparano a capire almeno 150 parole e ne imparano circa 10 al giorno. Iniziano inoltre a cercare di capire meglio le emozioni di chi li circonda e a cercare di capire come comportarsi con gli altri. Hanno la percezione del tempo che passa e sanno se sono o meno amati in base a quanto appreso nei loro primi tre anni di vita. Questa fase è molto delicata perché hanno come punto di riferimento chi sta a loro accanto e cercheranno quindi di imitarne gli atteggiamenti e i modi di fare, prendendoli come una guida per il loro futuro modo di relazionarsi con il mondo.

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Come si può capire già dai primi tre anni di vita, quello dei bambini è un mondo affascinante che si relaziona di continuo con quello degli adulti, da loro presi come esempio costante.
Per stimolarli e aiutarli a crescere nel miglior modo possibile è quindi importante farli sentire sempre al sicuro e amati e comunicare con loro con gentilezza. È indispensabile anche giocare con loro, spiegargli le cose in modo efficiente e fargli capire come vanno le cose.
In questi anni si insegnano anche cose come l’empatia e l’amore, che i bambini apprendono da chi sta loro intorno, motivo per cui è sempre meglio trasmettergli emozioni positive che saranno la base sulla quale costruiranno le loro esperienze, crescendo come bambini felici, sicuri di se e sempre più pronti ad affrontare il mondo che li circonda.

Fonte: bravibimbi.it

Scritto da Danila Franzone

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