Tatuaggi | Tattoo post-mastectomia censurati da Facebook: è protesta

Vicky Martin è una tatuatrice famosa per i suoi tattoo post-mastectomia. Facebook però censua il suo lavoro e così lei protesta con originalità.

Vicky Martin seno Facebook

Un tatuaggio può avere diversi significati. Per qualcuno è l’incarnazione di un ricordo,per altri simbolo di un legame, per altri una semplice decorazione e per altri ancora una necessità.

Come vi avevamo spiegato in I tatuaggi diventano strumento diagnostico: il colore dice come stiamo, i tattoo possono avere alle loro spalle anche un movente assai speciale, medico per così dire, o, nel caso dell’argomento che trattiamo oggi, medico-estetico.

Parliamo infatti di Vicky Martin, una tatuatrice medica inglese specializzata nel disegnare i capezzoli alle donne che hanno subito la mastectomia. Il suo lavoro non mira solo a un risultato estetico ma anche morale e psicologico: «Si tratta solo di un tatuaggio, ma l’effetto è sorprendente», ha spiegato Amy Griffin, sopravvissuta al cancro.

Qualcuno però sembra non aver compreso tutto ciò. Mr Facebook infatti deve aver visto qualcosa di non propriamente adeguato nelle immagini che Vicky Martin utilizza sul suo profilo per illustrare il proprio lavoro e così ha deciso di applicare la sua oramai leggendaria censura. La tatuatrice però non si è arresa e così ha deciso di far sentire la propria voce in modo alquanto creativo.

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Vicky Martin e i tatuaggi post-mastectomia censurati da Facebook

Vicky Martin capezzoli Facebook

Se Facebook infatti non ama vedere seni e capezzoli Vicky ha deciso di sbatterglieli letteralmente in faccia.

Armata di un seno gonfiabile gigante, Vicky Martin si è presentata assieme a altre 50 donne, molte delle quali sono state sue clienti, davanti al quartier generale di Facebook per sostenere la tatuatrice e il suo nobile lavoro.

Vicky Martin e le sue amiche sanno bene come questi tatuaggi così particolari aiutano le donne a sentirsi di nuovo «complete»: chi è passata attraverso un lungo e difficile viaggio per riconquistare la propria salute trova spesso proprio nella visione delle immagini sui cocial il coraggio di alzare il telefono e chiedere un piccolo aiuto.

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Il problema del blocco delle foto non si ferma però qui: Facebook impedisce infatti a Vicky di leggere le domande delle potenziali clienti che però, non sapendo del veto del social, finiscono per sentirsi ignorate.

Come ha reagito Facebook? Il colosso non ha permesso a nessuno di parlare con Martin durante la sua protesta. Ha però rilasciato una dichiarazione alla Bbc che spiega come l’account sia stato bloccato per errore.

«Il profilo di Vicky non avrebbe dovuto essere bloccato: è stato un errore e ci dispiace per il disagio che ha causato. Sebbene la nudità non sia consentita, facciamo eccezioni per i post che sono chiaramente intesi come medici o educativi».

La tatuatrice però vorrebbe molto di più:

«Facebook è una piattaforma straordinaria. Se usata correttamente, potrebbe dare molto a così tante donne: questo è tutto ciò che vorrei»

L’auspicio è dunque quello di avviare una vera e propria collaborazione con il social, al fine di studiare nuove regole che aiutino le donne nella loro lotta contro il cancro al seno. Per le battaglie che contano ci vuole l’aiuto di tutti.

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