“La casa di carta”: annunciata la quarta stagione della serie su Netflix

“La casa di carta” lancerà a gennaio la quarta stagione. Il produttore assicura che sarà una bomba, ma tra gli affezionati trapela scetticismo.

I protagonisti de “La casa di carta” (Twitter)

“La casa di carta” comincia a sgretolarsi, quello che era partito come un buon prodotto Netflix inizia a stancare gli affezionati che, dopo tre stagioni, hanno chiesto comunque a gran voce la quarta ma con qualche remora. Infatti, se la dipendenza da serie televisive può essere soddisfatta da chiunque grazie a piattaforme dedicate – quali Netflix, Amazon Video e NowTv – quello da cui dobbiamo guardarci è l’assimilazione a contenuti rivedibili che finiremo col trovare comunque accettabili grazie alla rapida fruibilità del prodotto.

Tradotto: l’esigenza di avere numerose novità in breve tempo, per essere fagocitate da uno schermo, episodio dopo episodio, ha fatto sì che ciascuno di noi potesse accontentarsi anche di contenuti via via non all’altezza. “La casa di carta”, forse, è l’esempio più lampante di questa ritrosia: partita benissimo, sviluppata così così, e finita – per modo di dire – peggio. Dopo tre stagioni ci si chiede come mai ci si è imbattuti in una flessione dal punto di vista scenico, in nome di un’approssimazione nella scrittura.

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“La casa di carta”: a gennaio il quarto capitolo su Netflix

La statua di Dalì, a Milano, in Piazza Affari (Twitter)

Infatti l’ultimo capitolo della serie spagnola mostra tutta la fretta di dover necessariamente imbastire qualcosa di credibile per non deludere i fan e cavalcare l’hype – che sarebbe l’approccio emotivo – di un successo che può ancora vivere di rendita ma non per molto. Se gli affezionati per ora storcono il naso ma accettano con riserva, al prossimo passo falso potrebbero direttamente snobbare il prodotto. E questo, nell’era moderna e crossmediale, dove gli strascichi di un successo o un flop si perpetuano in ogni mezzo di comunicazione esistente, non è possibile.

Ciascuna serie si vede su Netflix, ma poi si commenta su Facebook e Twitter: se prima il produttore e il regista di un lavoro cinematografico dovevano vedersela solamente con critici esperti, ma potevano sfangare e strappare il consenso dell’opinione pubblica, nell’epoca dei nativi digitali la platea è divenuto il giudice più severo. In grado di stroncare un determinato progetto prima ancora dei giornalisti o degli esperti più accreditati, arrivando persino a snobbare il loro parere.

Alex Pina, produttore e showrunner de “La casa de papel”, annuncia che l’ultima stagione (la quarta) sarà molto più ragionata: “Più dramma e meno azione”, per permettere ad ogni singola vicenda – nel vissuto dei protagonisti – di essere introiettata al meglio. Siamo sicuri ci sia ancora qualcosa da dire?

Secondo il produttore sì, che rassicura: “La quarta stagione sarà una bomba, svilupperà qualsiasi situazione al massimo. Partirà lenta per poi evolversi strada facendo e farà esplodere il giusto appeal nel pubblico”. Parole rassicuranti che, però, come è noto, nel mondo dell’audiovisivo non bastano: Pina e soci sono davanti ad un ultimatum. O garantiscono un’inversione di rotta, oppure assisteremo all’autodistruzione di un cult ridotto a paziente scomodo ed agonizzante. Anche perché la concorrenza, nel frattempo, non resterà ferma a guardare.

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