Nadia Toffa, le ultime parole: “Ho paura che mia madre resti sola”

Fanno venire i brividi le ultime parole pronunciate da Nadia Toffa nella sua ultima intervista prima di morire: “ho paura che mia madre resti sola”.

nadia toffa morta

Venerdì 16 agosto, gli amici, i parenti e i fans daranno l’ultimo saluto a Nadia Toffa. Dopo aver combattuto come una guerriera contro il cancro, Nadia Toffa si è spenta la mattina del 13 agosto ed oggi, le parole rilasciate nella sua ultima intervista ai microfoni del Corriere della Sera fanno venire i brividi.

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Nadia Toffa, l’ultima intervista: “ho paura che mia madre resti sola. Penso che le madri non dovrebbero restare senza i figli”

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Al Corriere della Sera, Nadia Toffa, nella sua ultima intervista, parlava da guerriera, da donna coraggiosa, ma anche da figlia che temeva di lasciare sola la madre e di infiggerle un dolore troppo grande: Ho paura che mia madre resti sola. Penso che le madri non dovrebbero mai restare da sole, senza i figli. È troppo”.

All’epoca, Nadia, parlando del cancro, diceva: “Io adesso ho riavuto i miei capelli e sono tornata a vivere un po’ di normalità, ma presto avrò un nuovo controllo e poi un altro ancora. Puoi solo sperare di guarire. Certo, puoi ripeterti, per farti forza, che ‘è lui che deve avere paura di me’, ma la verità è che per anni e anni sarai sempre con l’ansia di ricascarci di nuovo”.

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Nella sua ultima intervista, inoltre, parlò anche degli haters che non le sono mai mancati neanche durante il periodo della malattia: “Ma perché avrei dovuto rinunciare a essere me stessa nei momenti difficili? Perché mettere a tacere questo mio essere così estroversa, piena di voglia di vivere, di voglia di farcela e di voglia di condividere quello che mi accade? Solo per un falso pudore? Non ci sto. Rivendico il diritto di parlare apertamente della nostra malattia, che non è esibizionismo né un credersi invincibili, anzi: è un diritto a sentirsi umani. Anche fragili, ma forti nel reagire”.

Nadia non si era mai lasciata scoraggiare dagli insulti decidendo poi di denunciare tutto per un motivo preciso: “Non l’ho fatto per me. L’ho fatto perché questi gesti possono ferire profondamente qualcuno più fragile di me. Penso ai ragazzini che si sentono bullizzati, alle ragazzine che per un insulto su Facebook possono soffrire in modi che nemmeno immaginiamo”.

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