Restare da soli può essere positivo ma nascondere anche tanti rischi apparentamente invisibili: ecco come la solitudine incide sulla nostra salute mentale..
Saper stare da soli si sa, può essere un enorme forza che però si rivela un’arma a doppio taglio. L’indipendenza infatti, sempre più spesso si tramuta in solitudine, a causa di una serie di fattori che dipendono dalle nostre scelte e da quelle di chi ci sta attorno.
Questo è un vero e proprio stato permanente che coinvolge sempre più persone e che, secondo i ricercatori dell’Università di Versailles e dell’Università di Barcellona, sarebbe da associare ai disturbi mentali più comuni.
A quanto riscontrato da questo studio, al giorno d’oggi molte più persone vivono da sole a causa della diminuzione dei matrimoni, dell’invecchiamento (spesso i figli si rifanno una vita con una nuova famiglia) e della riduzione della fertilità
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Solitudine, ecco perché fa male alla salute mentale: attenzione ai rischi
I ricercatori di questo studio si sono basati sui dati (raccolti dal 1993 al 2007) di più di 20.000 individui di età compresa tra i 16 e i 64 anni in Inghilterra.
E’ stato riscontrato come, con il passare degli anni, il numero di persone che vivevano sole e il numero di persone che riportavano uno dei disturbi mentali più comuni aumentavano di pari passo.
Inoltre, c’è un dato che riguarda alcuni sottogruppi di questo grande campione di ricerca: in casi specifici la vita in solitudine ha aumentato di molto il rischio di incappare in un disturbo mentale, partendo da da 1,39 e arrivando a 2,43 volte.
Infine, chi vive da solo è anche più predisposto ad alcune patologie comuni, come le malattie cardiovascolari, lo stress, l’ansia e l’abbassamento della pressione sanguigna.
Da MeteoWeb
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