Lavatrice, 5 verità che forse non sai sul tuo bucato

La lavatrice nasconde alcuni segreti che possono aiutarti a ottenere un bucato più pulito risparmiando tempo ed energia. Scoprili in questo articolo

La lavatrice è sicuramente uno degli elettrodomestici più importanti e più diffusi nelle case degli italiani. Supporto indispensabile per qualsiasi famiglia, una buona lavatrice è fondamentale per un bucato pulito. Tuttavia, anche saper utilizzare la lavatrice in modo corretto può fare la differenza.

Intorno alle lavatrici domestiche ruotano delle vere e proprie “leggende metropolitane”, delle false credenze che vanno sfatate per poter fare chiarezza sul migliore e più efficace utilizzo di questo elettrodomestico. Alcuni di questi segreti per la lavatrice sono davvero semplici e ti aiuteranno a ottenere un bucato più pulito con un notevole risparmio in termini di tempo, denaro e risorse.

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Lavatrice e falsi miti: 5 spunti per utilizzarla al meglio

1. La centrifuga

Moltissime persone sono convinte che scegliere lavaggi con livelli elevati di centrifuga consenta di ottenere migliori risultati: in realtà, alcuni test effettuati da Altroconsumo hanno dimostrato che le prestazioni della lavatrice non sono collegate alla velocità della centrifuga. Sembra invece che il bucato migliore sia quello che si ottiene da lavatrici a medio carico con centrifuga non oltre i 1.000/1.200 giri.

2. L’anticalcare

Per tenere la lavatrice in buono stato nel lungo periodo, i prodotti anticalcare sembrano indispensabili: in realtà, sembrerebbe che l’aggiunta di anticalcare sia davvero indispensabile soltanto quando l’acqua è molto dura (oltre i 30°F), se si lava spesso ad alte temperature (più di 60°) e se si usa maggiormente detersivo in polvere.
Negli altri casi, il normale quantitativo di anticalcare già presente nei detersivi sarebbe sufficiente a prevenire danni e incrostazioni.

3. Programmi lunghi o brevi?

Questo discorso vale sia per la lavatrice che per la lavastoviglie: i fattori che eliminano lo sporco sono la temperatura, l’azione meccanica, il detersivo e i tempi di lavaggio. Scegliere un programma breve pensando di consumare meno è un falso mito: in realtà, solitamente i programmi più lunghi sono quelli che utilizzano meno acqua o temperature inferiori, risultando spesso più ecologici.

4. Detersivo e ammorbidente

Più detersivo significa bucato più pulito? L’ammorbidente è indispensabile per rendere più morbidi gli indumenti? La risposta, in entrambi i casi, è no: la dose di detersivo segnalata sulla confezione è quella ottimale, appositamente studiata per essere efficace. Aumentarla sarebbe inutile e controproducente, perchè ci sarebbe un impatto negativo a livello ambientale, aumenterebbe il rischio di allergie e troppo sapone rischia di lasciare macchie e aloni.
Riguardo all’ammorbidente, più che rendere i tessuti morbidi la sua funzione è quella di profumare e facilitare l’operazione di stiraggio. Per un bucato più morbido, meglio optare per temperature basse e stirare quando i vestiti sono leggermente umidi: uno dei trucchi utili per facilitare lo stiraggio.

5. Separare bianchi e colorati

Non sempre è indispensabile: molti capi non stingono, soprattutto se si effettua lavaggio a bassa temperatura (30/40°). Sicuramente è meglio non mischiare capi nuovi al primo lavaggio, lavare i capi neri da soli in acqua fredda e fare attenzione a fibre naturali tinte di scuro (come seta, cotone e lino) che possono perdere colore.

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