Massimo Giletti sull’aggressione a Fabrizio Corona: “È molto scosso”

Fabrizio Corona
Fonte: Instagram @fabriziocoronareal

Fabrizio Corona è stato aggredito da alcuni spacciatori ieri a Milano, mentre stava girando un servizio per Massimo Giletti

Fabrizio Corona, nella notte tra il 10 e l’11 dicembre, ha subito un’aggressione nel ‘Bosco di Rogoredo’, una nota zona di spaccio a Milano, la più grande del Nord Italia. L’ex re dei paparazzi si era recato in quel luogo accompagnato solo da un operatore e una telecamera nascosta, con la quale stava realizzando un servizio sullo spaccio di eroina e varie dipendenze per ‘Non è L’Arena’, programma di Massimo Giletti in onda su La7.

Corona ha dichiarato ai militari dell’Arma dei carabinieri di essersi addentrato nel boschetto e di essere stato riconosciuto quasi subito da alcune persone. Questi in un primo momento lo avrebbero intimato ad andarsene poi lo hanno aggredito.  Corona ha racconta ai soccorritori che in un secondo si è ritrovato a terra con alcune persone che lo tenevano fermo mentre un altro che gli puntava un coltello contro. Inoltre è stato anche rapinato e colpito.

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Fabrizio Corona aggredito: parla Massimo Giletti

Giletti Frizzi
Massimo Giletti

Massimo Giletti è stato contattato da ‘Fanpage.it’ per ottenere maggior informazioni riguardo le condizioni di Fabrizio Corona. Il giornalista nonché conduttore televisivo ha detto che è in buone condizioni tuttavia è rimasto molto scosso: “Stanotte l’ho sentito molto provato, molto preoccupato, mi ha detto di essersela vista davvero brutta. Insomma, non è stata una bella notte per lui”. Poi ha aggiunto: “Lo sto raggiungendo adesso a Milano, è stato assalito da un gruppo di ragazzi di colore, abbiamo tutte le immagini perché si è salvata una microcamera, per cui c’è del materiale che mostreremo domenica.

A Giletti è stato anche chiesto perché Corona ha deciso di esporsi così tanto: “Il nostro disegno era proprio andare nei luoghi dove lo Stato non va, per raccontare quei luoghi delle nostre città, spesso attaccati al centro storico, dove non c’è lo Stato, dove si ha paura ad entrare. Volevamo raccontare il problema dell’eroina che in questo momento a Milano è dilagante. Si sa che Fabrizio sta seguendo un percorso per disintossicarsi, quindi chi meglio di lui conosce quei meandri?”

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Il conduttore de ‘Non è l’Arena’ ha anche affermato che Corona ha un grande talento ed l’uomo adatto per raccontare le dure realtà che oggi attanagliano il nostro Paese: “Io credo che Corona abbia delle grandi qualità di narratore e tutto il resto per me è ipocrisia. Si può dibattere di tutto, io sono uno che ama ascoltare e avere anche elementi per riflettere, ma per me Corona è uno che deve spingere queste sue qualità, perché è un grande narratore di certe realtà. Quindi io credo in questo percorso che vede lui andare oggi nella piazza di spaccio milanese, ma che domani si può applicare con eguale forza ad altri ambiti. Credo nelle sue capacità. Ogni persona ha la sua storia, ma io trovo che lui conosca quello che può funzionare oggi, quale tipo di racconto e come vada strutturato un racconto. Siamo pronti ad ascoltare tutte le riflessioni e le critiche, ma per me l’importante è far vedere questi luoghi e far sì che lo Stato smantelli certe situazioni. Il mio intento è questo e Corona ha il talento per fare tutto questo.”

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Comunque non sto proprio bene…

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