Studente vittima di bullismo: “Voglio solo dire che non sono arrabbiato”

Marzio Fagioli
Foto da www.facebook.com/marziofabam?lst=1581460408%3A100000001672849%3A1528183732

Un giovane studente italiano è stato vittima di bullismo in Inghilterra ma all’attacco ha risposto con parole di pietà.

Marzio Fagioli ha 21 anni, è nato a Pomezia ma vive a Cambridge. E’ volato nel Regno unito per inseguire il sogno di diventare regista e scrittore e nulla potrà impedirgli di proseguire lungo la sua strada, nemmeno i tre bulli di 16 anni che qualche sera fa lo hanno aggredito vicino casa.

Senza alcun apparente motivo Marzio è stato scaraventato giù dalla sua bicicletta e percosso a suon di calci e pugni. L’ennesima vittima di bullismo? Sì ma, a differenza di molti altri, lo studente italiano non ha risposto con rabbia bensì con parole di pietà e di crescita.

La risposta dello studente italiano vittima di bullismo in inghilterra

Marzio Fagioli
Foto da www.facebook.com/marziofabam?lst=1581460408%3A100000001672849%3A1528183732

Marzio stava percorrendo in bicicletta una via vicino casa. Era una strada che conosceva bene quindi, quando tre ragazzi gli si sono fatti incontro occupando l’intera pista ciclabile e urlando al suo indirizzo insulti e maleparole, non si è spaventato più di tanto. All’improvviso però si è sentito tirare da dietro le spalle: era uno dei ragazzi che tentava di farlo cadere dalla bici. Marzio ha cercato di opporre resistenza ma quando da uno i suoi aggressori sono divenuti tre non ha potuto fare nulla: riverso a terra si è visto piovere addosso calci e pugni fino a quando, sanguinante, non è statoabbandonato lì sulla strada.

Il risultato sono stati svariati tagli superficiali, due gravi contusione, una all’occhio e una dietro la testa, e il naso rotto. A fronte di tutto ciò però Marzio non ha avuto uan reazione di rabbia bensì di pietà e compassione per i bulli e le loro famiglie e ha voluto esprimere tutto ciò in un lungo e assai profondo post sul suo profilo Facebook:

“Voglio solo dire che non sono arrabbiato. Non ho risentimenti o rancori verso i 3 ragazzi che mi hanno fatto questo in faccia. Anzi, mi dispiace per loro. Mi dispiace per l’intera classe sociale e per la generazione che rappresentano. La rabbia e la violenza gratuita che ho subito lunedì sera sono solo un altro esempio della nostra società malata e di genitori diseducativi, che potrebbe essere stato presente anche nelle generazioni precedenti. Come in un ciclo, in cui pessimi genitori portano i figli a diventare essi stessi dei cattivi genitori e così via. Volevo solo dirvi che mi dispiace. Mi dispiace davvero per la rabbia che avete represso dentro voi stessi vi abbia portato a fare questo. Voglio essere chiaro: non sono io l’unica vittima, anche voi lo siete. Spero che un giorno crescerete e diventerete più maturi, comprensivi e amorevoli. Questo è il motivo per cui il mio obiettivo principale è cercare di migliorare la società creare un ambiente migliore per i miei discendenti in cui vivere. Per favore cercate di capire, e mantenete la mente aperta riguardo a questo incidente e verso quegli adolescenti, perché questo potrebbe essere il primo passo verso tutti noi che stiamo insieme per discutere come migliorare le cose”

In quella zona di Cambridge sono frequenti aggressioni di questo genere, percosse non a scopo di rapina bensì solo per far del male al malcapitato di turno. Una rabbia che duqnue non ha probabilmente moventi razziali o discriminatori e che, così come Marzio, ci auguriamo possa esser affrontata e risolta in modo costruttivo.

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