Cipria, appliazioni perfette e errori da evitare

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Entrate nella vostra profumeria preferita, dove vi dirigete? Qualcuna avrà risposto reparto ombretti, qualcun’altra si sarà fiondata sui rossetti ma quasi nessuna avrà diretto i propri passi verso le ciprie. Grosso errore! Questo prodotto certo ci affascina meno e non può far tesoro di colori sgargianti e tendenze sempre nuove ma la sua importanza è decisamente sottovalutata.

La giusta cipria può rendere ogni look vincente mentre una scelta sbagliata può rivelarsi una vera catastrofe. Oggi impariamo dunque a scegliere la cipria giusta e, soprattutto, appicarla al meglio.

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Cipria, tutti i segreti di un prodotto sottovalutato

Per capire come applicare al meglio la cipria la prima domanda che dovremmo farci è: “che tipo di pelle ho?” Per una pelle secca infatti la cipria può trasforamrsi anche in un prodotto secondario, da applicare solo su alcune zone mirate (come la famigerata zona T), per uan pelle grassa invece è il vero salvagente, quello che permette di dire addio alla lucidità. Non è un caso se su quest’ultima tipoliga di pelle molti make up artist tendano addirittura ad applicare il prodotto in grandi quantità per poi lasciarlo in posa e rimuovere solo a fine trucco l’eccesso: una sorta di impacco che possa assorbire il sebo al meglio.

La seconda domanda che dovremo porci è: “quale finish voglio ottenere?” In base al risultato finale a cui puntiamo può infatti cambiare la tecnica di applicazione. Vediamo quelle più comuni e popolari:

1 – Il maxi pennello

Un grande classico senza dubbio che ci permette di modulare l’applicazione procedendo per strati: si inizia con il proverbiale velo per andare poi ad aggiungere gradualmente prodotto e ottenre un finish più coprente. Occhio però a passare il pennello su un fondotinta che sia completamente asciutto: non vorrete lasciare le inguardabili striature sul vostro volto?

2 – Spugnetta asciutta

E’ la giusta strada per chi deve fissare basi molto pesanti o, in generale, preferisce un finish più coprente. La spugnetta preleva infatti un quantitativo di prodotto considerevole, il rischio di esagerare è infatti da tenere sempre in considerazione

3 – Spugnetta umida

Il fissaggio rimane eccezionale ma la coprenza decisamente più leggera. L’effetto polveroso è scongiurato ma bisogna fare attenzione a non bagnare troppo la spugnetta e a non esercitare uan rpessione eccessiva sulla pelle: si rischia infatti di creare antiestetche macchie sulla base.

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Ultimo step è la scelta della tipologia di cipria: siliconica? Illuminante? Riflettente? La prima non sarà certo la più salutare per la pelle ma senza dubbio ci permetterà di opacizzare e levigare la pelle al meglio. Le illuminanti invece possono essere eccezionali per le pelli secche, donando subito une ffetto più sano, ma davvero micidiali per le più grasse o con pori dilatati che verranno, ahimè, messi in evidenza. Che dire poi di quelle bianche? Qui l’errore è davvero dietro l’angolo: oltre al rischio di ingrigire l’incarnato c’è infatti quello che alla priam foto la nostra pelle appaia come ingessata. Chi non ricorda lo scandalo di Nicole Kidman e del suo nasino imbiancato?

Ponderati bene tutti questi fattori la cipria potrà divenire il vostro miglior alleato in fatto di bellezza. L’acquisto adesso vi sembra decisamente più affascinante, vero?

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