Quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2025 diventerà finalmente realtà pratica per i lavoratori appartenenti alla PA: in cosa consistono le indennità e a quanto ammontano gli arretrati che arriveranno a giugno.
Ci troviamo in un contesto socio-economico in continua evoluzione che in questi ultimi anni è stato gravato da un’inflazione difficile da gestire per i governi e i mercati di cui a pagare le principali conseguenze sono stati i dipendenti e lavoratori con redditi non elevatissimi. Il costo della vita aumentato mette in difficoltà tutti, generando difficoltà nella gestione delle spese mensili indispensabili e per questo è necessario un adeguamento delle retribuzioni.

Il governo Meloni sa bene questo e nel 2024 ha approvato una misura speciale che garantiva il taglio del cuneo fiscale ai dipendenti della Pubblica Amministrazione. Il taglio delle tasse da pagare si traduceva in un aumento di stipendio mensile spendibile per le prime necessità.
Data la necessità di questo guadagno superiore, il governo nella Legge di Bilancio ha reso il taglio del cuneo fiscale strutturale, ovvero una misura che non necessità di ulteriori normative per il rinnovo e che permette un aumento stabile degli stipendi mensili. Paradossalmente, però, nei primi mesi dell’anno questa decisione si è ritorta contro i lavoratori.
Al fine di inserire il taglio in modo strutturale sulla piattaforma NoiPa, infatti, è stato necessario lavorare a misure di sicurezza più stringenti, così da garantire ai dipendenti pubblici di non subire attacchi informatici legati al cambio strutturale. Per fare questo sono serviti 5 mesi e di conseguenza la cifra in più attualmente non è mai stata percepita dai dipendenti pubblici.
A giugno arrivano il taglio del cuneo fiscale e gli arretrati
La buona notizia delle scorse ore è che gli interventi sulla sicurezza del sistema sono ormai ultimati e che gli aumenti attesi da gennaio arriveranno insieme alla mensilità di giugno. La legge prevede che a beneficiare del taglio del cuneo fiscale siano tutti i dipendenti della PA che abbiano un reddito annuo fino a 40mila euro.

La cifra aggiuntiva nel corso del mese varia dagli 80 fino ai 120 euro, ma dato che nei mesi scorsi non è stata percepita, alcuni dipendenti pubblici arriveranno a prendere sino a 400 euro in più in busta paga nel mese di giugno. Come detto la misura è ormai strutturale, dunque l’aumento rimarrà in vigore anche per i mesi e gli anni a seguire.
In aggiunta a questa bella notizia per i lavoratori ne arriva un’altra, ovvero l’indennità di vacanza contrattuale per quelle categorie di lavoratori che non hanno ancora firmato il rinnovo del contratto nazionale. Per i mesi di aprile, maggio e giugno, l’ammontare dell’indennità sarà fissa, mentre a partire da luglio sarà pari all’1% dello stipendio percepito.