Tartufo: ecco gli errori da evitare quando si cucina il re della tavola

Quando si cucina il tartufo ci sono alcuni errori assolutamente da evitare per non rovinare il re della tavola ed ottenere un risultato strepitoso.

Il tartufo definito anche come oro nero o oro bianco è un corpo fruttifero di un fungo sotterraneo, l’Ascomycota. La gran parte dei tartufi appartiene al genere Tuber ed effettua il suo ciclo vitale sotto terra, per questo viene definito ipogeo.

Di tartufi ne esistono vari tipi, quelli commestibili sono 9 tra bianchi e neri. Essendo un alimento molto pregiato e costoso bisogna saperli maneggiare con cura per non rovinarli. Il loro profumo è infatti molto penetrante e se non si sanno cucinare si rischia di inficiare anche sul sapore finale.

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Fonte: Canva

Per impreziosire un piatto in genere basta una piccola quantità di tartufo, poi dipende dalla tipologia. Ad esempio dello scorzone estivo che è quello meno pregiato e meno costoso occorre metterne un po’ di più rispetto ad esempio ad un tartufo nero più pregiato come quello di Norcia. Ma scopriamo quali sono gli errori da non commettere quando si cucina il tartufo.

Ecco gli errori da non commettere quando si cucina il tartufo

Il re della tavola, sua maestà il tartufo. È uno dei cibi più pregiati che in molti paesi stranieri ci invidiano essendo un prodotto tipicamente italiano, specie le qualità più pregiate come il bianco di Alba e il nero di Norcia. In generale si può comunque trovare il tartufo anche in altri paesi europei.

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Come però spesso accade quando si ha un bene pregiato non si conoscono di preciso i modi corretti di trattarlo. E allora ecco che vi forniamo qualche valido consiglio per non commettere gli errori che rischiano di rovinare il tartufo.

1) Lavarlo sotto l’acqua corrente. Il modo migliore per pulirli dalla grande quantità di terra che hanno visto che si trovano proprio lì sotto è di pulirli con l’acqua ma aiutandosi con uno spazzolino dalle setole non eccessivamente dure. Questo perché la superficie dei tartufi è molto porosa e quindi assorbirebbero troppa acqua. Evitiamo anche di toccarli eccessivamente altrimenti togliamo le loro sostanze nutritive.

2) Non tenerlo in frigorifero troppo a lungo. Quando si trovano o si acquistano dei tartufi non dobbiamo commettere l’errore di dimenticarli in frigorifero per troppo tempo altrimenti rischiamo di farli ammuffire. Quando li mettiamo in frigorifero poi, per non fargli prendere troppa umidità è meglio avvolgerli in carta da cucina e metterli in una contenitore di vetro chiuso così che non assorba gli altri odori del frigorifero. Per quello bianco, essendo più delicato, i tempi di conservazione in frigorifero si riducono a 5 giorni, mentre quello nero circa 7 giorni. Allora se non li consumiamo subito meglio congelarli.

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3) Cucinarlo se è freddo. Un errore è tirare fuori il tartufo dal frigorifero e cucinarlo subito. Meglio attendere almeno un’ora e farli stare a temperatura ambiente così che riescano a sprigionare meglio il loro vero e potente aroma.

4) Cuocere troppo il tartufo nero. Il tartufo nero a differenza del bianco si può scottare appena. E a differenza del più pregiato bianco sopporta meglio le temperature più elevate. Ciò non significa che si possa cuocere come un normale alimento. Meglio aggiungerlo alla fine.

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5) Cuocere il tartufo bianco. Come già accennato al punto 4 il tartufo bianco invece essendo molto delicato non dovrà essere cotto, specie ad alte temperature altrimenti rovineremo tutto il suo aroma. Basterà metterlo su una pietanza calda e in questo modo sprigionerà tutto il suo odore.

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