Lasagna bianca, solo così diventa un piatto da favola: gli italiani lo fanno ancora

La lasagna bianca è più facile da cucinare di quella classica? Sbagliato, ci sono regole da rispettare ed errori da evitare

Non ci sono storie, in tutte le cucine italiane la lasagna è sempre uno dei piatti forti della domenica, delle feste, della voglia di stare in compagnia. Per una volta però lasciamo perdere quelle classiche, quindi con il pomodoro. Oggi ci concentriamo sulle lasagne bianche e sugli errori più tipici di chi le cucina, perché magari ti riconoscerai pure tu.
Come nella versione classica, anche in quella bianca è una questione di ingredienti ma anche di cura dei dettagli perché basta poco per distruggere tutto. Bianco significa formaggio, anche se non è necessariamente l’ingrediente principale. Ma anche qui c’è un dettaglio non da poco che fa la differenza. Mai puntare su formaggi troppo freschi o con un retrogusto acido, perché in cottura rischiano di rilasciare troppa acqua.

lasagne bianche
foto Chedonna

L’altro ingredienti che non può mancare nelle lasagne bianche? Le verdure, tanti tipi di verdure anche considerando la stagionalità dei prodotti. Ecco, usiamo sempre quello fresche e non quelle in scatola, come i piselli, sempre per lo stesso motivo di prima perché rischiano di annacquare la lasagna.
Uno sbaglio che molte fanno è quello di tagliare la verdura a pezzi troppo grossi e così ci scappa poi dappertutto durante la cottura. Oppure ancora peggio di metterle nella teglia ancora crude. Mai, dico mai, farlo: le verdure devono essere taliate a piccoli pezzi e passate in padella o almeno sbollentate in acqua calda. In entrambi i casi però facciamole raffreddare bene prima di farcire la lasagna.

Lasagna bianca, solo così diventa un piatto da favola: le regole d’oro

Per la lasagna bianca vale la stessa regola di quella classica: esageriamo. Nel secondo che tre strati tra pasta e altri ingredienti è il minimo sindacale ma è ancora poco. La vera lasagna è di cinque strati, o almeno quattro, non dimentichiamolo mai
Altra regola d’oro, un particolare che sembra secondario ma non lo è. Se per le torte dolci e salate, ma anche i rustici, i polpettoni e molto altro la carta forno sulla base ha un senso, qui assolutamente no. L’umidità che esce dalla lasagna inzupperà la carta e sarò poi anche difficile staccarla dallo strato inferiore.

Per cuocerla bene invece, mettiamola sul ripiano medio del fondo, non quello più alto, e facciamola andare per 35, massimo 40 minuti coperta con un foglio di stagnola. Poi negli ultimi 5 minuti la scopriamo e terminiamo la cottura.
Infine il taglio. Lasciamo riposare un attimo la lasagna quando esce dal forno, almeno 15 minuti. Poi dividiamo la lasagna a metà nel senso della lunghezza, usando un coltello. Quindi tagliamola in perpendicolare rispetto al primo taglio, per ottenere una serie di quadrati e serviamola.

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