Victoria De Angelis fermata all’aeroporto in Messico: la bassista dei Maneskin finisce in cella. Tutta colpa di Damiano David.
Victoria De Angelis è finita in cella in Messico per quattro ore. A raccontare lo spiacevole episodio è stata la bassista dei Maneskin che, tuttavia, ricordando quei momenti, non trattiene il sorriso nonostante la paura provata. Tutto è accaduto durante il tour oltreoceano dei Maneskin che li ha portati anche in Messico. In aeroporto, tuttavia, a causa del passaporto, Victoria ha vissuto quattro ore da incubo.
Victoria ha raccontato tutto all’interno del “North American Tour Film” pubblicato sulla pagina You Tube ufficiale dei Maneskin. La De Angelis svela così che tutto è accaduto a causa di Damiano David. Ma cos’è successo esattamente?
Victoria De Angelis in cella per un passaporto: il racconto della bassista dei Maneskin
A causa di un passaporto smarrito, Victoria De Angelis che ha trascorso il Natale in Danimarca con la sorella Veronica, papà Alessandro e i suoi parenti danesi, si è ritrovata in cella per quattro ore in Messico. Tutto è accaduto quando, in aeroporto, si è resa conto di non trovare più il passaporto. Pensando di averlo da qualche parte in valigia, la bassista, inizialmente, non si è preoccupata. Tutto, però, è cambiato quando ha capito di non riuscire a trovarlo.
“Devo raccontarvi questa storia tristissima che mi è capitata in Messico”, comincia così il racconto di Victoria. “In aeroporto arriviamo al controllo passaporti, apro la mia borsa e il mio passaporto non c’è più. All’inizio ero tranquilla perché ho detto tanto starà qui sull’aereo, dove può essere? Guardiamo in aereo e dopo 40 minuti arriva un ragazzo dall’aeroporto e mi dice vieni con me. Io vado e lui mi dice dammi il telefono e anche il Nintendo”, racconta ancora.
“Mi mette in cella con due ragazzi stranissimi e mi fanno aspettare 4 ore e mezza. Mi dicono che il passaporto non è stato trovato e che dovrò aspettare tutta la notte e dovrò essere rispedita in Italia”, dice ancora.
Poi il colpo di scena: “Dopo 4 ore e mezza arriva qualcuno a salvarmi, torno a casa e tutto e tutti mi rimproverano. Oggi mi sveglio e viene fuori che quel cog]ione di Damiano aveva il mio passaporto in valigia e così ho aspettato 5 ore in cella per colpa di Damiano e domani devo andare in ambasciata per colpa di Damiano”, conclude Victoria.