Cucinare a fornelli spenti, il trucco che ti farà risparmiare tantissimo

Questo trucco ti farà risparmiare un sacco di soldi. Cucinare a fornelli spenti è possibile, ecco perché sarebbe anche conveniente per te

Nelle ultime settimane hanno fatto molto discutere le parole di Giorgio Parisi, secondo il quale è possibile cuocere il cibo a fornelli spenti. Queste dichiarazioni sono state prese con tanta ilarità ed hanno scatenato numerose polemiche sui social, ma chi ha pronunciato questa frase è un Premio Nobel per la Fisica, quindi sicuramente sa bene di cosa stiamo parlando. E infatti lo scienziato italiano ha proprio ragione: cucinare a fornelli spenti è possibile e potrebbe essere anche molto conveniente per l’economia delle famiglie italiane.

Cottura fornelli spenti
Foto: Chedonna (modificata con Canva)

In un periodo come quello che stiamo vivendo è fondamentale risparmiare ed evitare sprechi. L’aumento delle materie prime e del prezzo dell’energia elettrica sta limitando l’indipendenza economica di milioni di persone, non solo in Italia. Questo problema è esteso in tutto il perimetro europeo ed il conflitto tra Russia e Ucraina non aiuta a trovare una soluzione. Restando nei limiti del nostro raggio di azione, vogliamo provare a suggerirti una tecnica che sembrerebbe essere efficiente ed economica. Ecco tutte le informazioni che dovresti conoscere sulla cottura a fornelli spenti.

Cottura a fornelli spenti: si risparmia e funziona davvero

Secondo alcune statistiche, il consumo medio di pasta è di circa trenta chilogrammi per ogni italiano. Una quantità enorme, soprattutto se paragoniamo questo dato a quello di altri paesi europei. Per cuocere la pasta consumiamo tanto gas ma adesso è possibile effettuare questa operazione anche a fornelli spenti. Può sembrare un pensiero bizzarro, come quello di nascondere un limone in auto per trarre tanti benefici, eppure è tutto vero. Questo metodo è conosciuto anche come ‘cottura passiva’, scopriamo insieme tutti i dettagli di questa curiosa pratica.

Cuoco
Foto: Chedonna (modificata con Canva)

L’ebollizione dell’acqua è necessaria per cuocere la pasta? Secondo alcuni studi, questo processo può avvenire anche a temperatura ambiente, seppur in una tempistica molto più lenta. Siamo abituati ad inserire la pasta nella pentola quando l’acqua bolle ma il processo di gelatinizzazione dell’amico e di coagulazione del glutine può avvenire anche a temperature più basse. L’ebollizione dell’acqua non è altro che una convenzione che utilizziamo per essere sicuri che la pasta possa cuocere senza problemi, ma potremmo cucinare i nostri spaghetti anche a temperature minori. Queste sono informazioni che si trovano facilmente anche su internet, basta effettuare le ricerche giuste.

Se riesci a portare l’acqua ad una temperatura di sessanta gradi, spegni i fornelli e inserisci la pasta. Anche se l’acqua si raffredderà con il passare dei minuti, la pasta riuscirà comunque a cuocere, ovviamente in una tempistica più lenta rispetto a quella indicata sul pacco. I processi fisici e chimici che portano alla cottura della pasta avvengono lo stesso ed il tuo piatto sarà pronto soltanto con qualche minuto di ritardo. Una cosa importante è utilizzare pentole in grado di isolare l’acqua e di mantenere la temperatura quanto più alta possibile. Questo metodo potrebbe sembrare bizzarro ma viene già utilizzato in diversi paesi del mondo, permettendo ai cittadini di risparmiare tanti soldi sulla bolletta del gas.

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