Victoria De Angelis svela la sindrome di cui soffre: la toccante confessione

Victoria De Angelis parla per la prima volta della sindrome che la affligge: le confessioni della bassista dei Maneskin.

Victoria De Angelis parla della sindrome che la affligge e con cui convive. La bassista dei Maneskin, attualmente impegnata nel tour mondiale della band romana, è stata spesso definita dagli altri componenti della band come la più festaiola. Victoria non ha mai negato di amare le feste e di uscire sempre quando arrivano in una nuova città. A farle compagnia è quasi sempre l’amico Thomas Raggi che, insieme a Damiano David, conosce dai tempi delle scuole medie.

victoria de angelis
Fonte https://www.instagram.com/vicdeangelis/

Schiva e riservata, la De Angelis non parla spesso della propria vita privata. Stavolta, tuttavia, ha deciso di raccontarsi parlando per la prima volta della sindrome con cui convive.

Victoria De Angelis e la sindrome di Fomo: ecco cos’è

Victoria De Angelis, nel corso di un’intervista rilasciata programma Say waaad? su Radio Deejay, ha raccontato di convivere con la Fomo, che sta per “fear of missing out” ed indica l’ansia da estromissione sociale, la preoccupazione di essere “tagliati fuori” al punto da dover uscire ogni giorno senza rinunciare ad appuntamenti ed eventi.

“Io ho la peggiore Fomo del mondo. Anche se sono stanchissima devo uscire ogni giorno, se no mi perdo qualcosa”, ha dichiarato la bassista dei Maneskin che ha poi raccontato un episodio in particolare di cui è stata protagonista.

victoria de angelis
Fonte https://www.instagram.com/vicdeangelis/

“Un giorno eravamo a New York e siamo rientrati in hotel all’una di notte. Thomas mi ha chiesto di uscire, ma io ero cotta. Ero a letto, e alle due mi ha mandato un messaggio con scritto: Sono a casa di Madonna. Questa cosa mi ha fatto salire la Fomo”.

Victoria che ha vissuto il dramma di veder morire la madre, in un’intervista rilasciata a Elle lo scorso anno, ha anche parlato degli attacchi d’ansia e di panico che, per un periodo, le hanno impedito di condurre una vita normale.

“A 14 anni mi sono ritrovata a non voler più uscire di casa, ho perso un anno di scuola. C’era qualcosa di rotto in me e non sapevo come ripararmi. Prima me ne vergognavo, ora non ho più bisogno di nasconderlo. Il rock ha incarnato il mio slancio di libertà”.

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