Fragole, tutti gli errori da non fare: dalla conservazione alla pulizia

Dalla conservazione alla pulizia, passando per la scelta delle varietà, sono molti gli errori che si fanno con le fragole: ecco quelli da non commettere. 

Con l’arrivo della primavera tornano anche loro, le fragole. Frutti, dolci e succosi che piacciono particolarmente ai bambini per la loro dolcezza. Squisite da consumare da sole, le fragole sono anche il frutto per eccellenza da mettere sui dolci.

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Fonte: Canva

Non solo, le fragole hanno anche molte sostanze benefiche per l’organismo, ma anche alcune controindicazioni, infatti essendo considerate allergizzanti, perché liberano istamina, i soggetti allergici dovrebbero limitarne il consumo.

Molti però non appena le acquistano commettono subito alcuni errori, a partire dalla conservazione, fino ad arrivare alla pulizia e al loro utilizzo. Scopriamo cosa non fare con le fragole e come trattarle per consumarle al meglio.

Ecco gli errori da evitare con le fragole

Quando si dice primavera, se si pensa ad un frutto, viene automatico pensare alle fragole. Ricche di proprietà nutritive le fragole sono diuretiche, rinfrescanti e depurative. Tra i sali minerali contengono fosforo, ferro, calcio, mentre come vitamine troviamo la A, la B1, la B2 e la C. Perfette per chi vuole stare a dieta, le fragole sono infatti a basso contenuto di caloriche ma ricche di fibre, per questo hanno un buon potere saziante.

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Molti però nonostante siano molto comuni a primavera, commettono banali errori con le fragole, dalla conservazione alla pulizia, passando per il loro utilizzo. Scopriamo tutti i più comuni da non fare per consumarle al meglio, fresche, succose e piacevoli al morso.

1) Acquistarle fuori stagione. Note per essere frutti di primavera, le fragole si trovano da marzo a giugno. Anche se ormai si trovano sempre più spesso fuori stagione perché importate dai paesi caldi o altrimenti coltivate nelle serre. Oggi però è possibile consumarle un po’ tutto l’anno. Questo perché esistono le fragole rifiorenti che si possono trapiantare da febbraio ad ottobre. Esse hanno la particolarità di rifiorire tutto l’anno se messe in condizioni di farlo, tenendole alle temperature di 14°-35° continuano a rifiorire e produrre fragole. Tra le varietà più note vi sono Anabelle, Anais e Diamante. A differenza delle unifere che invece fanno frutti una sola volta all’anno, tra queste troviamo le varietà Alba, Gemma, Maya e Roxana.

2) Non conoscere le varietà. Tornando al punto 1, molti le acquistano senza sapere che tipo di fragola vanno a comprare. Spesso anzi ci si lascia incantare dall’aspetto dei frutti. E poi quando andiamo a consumarle ci accorgiamo che sono prive di sapore. Oltre a quelle coltivate esistono anche quelle selvatiche, più aspre. Tutto dipende dai gusti personali e dall’uso che se ne deve fare. Di sicuro se volete fragole succose e dolci troviamo le Annabelle, Mara de Bois, Anais e Charlotte. Tra le migliori fragole italiane troviamo inoltre quelle di Maletto IGP della Sicilia, del Veronese del Veneto, di Romagna dall’ Emilia-Romagna, di Terracina e Fragola di Nemi dal Lazio, la Sabrosa-Candonga IGP della Basilicata e la fragola di Curinga dalla Calabria.

3) Conservazione sbagliata. Visto che sono molto ricche di acqua, capita che le fragole siano più soggette di altri frutti alla muffa, così come al deteriorarsi facilmente. Quando le acquistiamo dentro alle vaschette di plastica dobbiamo controllarle una per una e nel caso che qualcuno sia rovinata meglio rovinarla per non far contaminare anche quelle vicine. Meglio trasferirle in un contenitore più ampio dove le fragole non siano ammassate una sopra all’altra.

4) Non trasformarle. Se abbiamo fragole in gran quantità anziché farle deteriorare prepariamo una bella macedonia o altrimenti utilizziamole per preparare un dolce e meglio ancora per preparare una marmellata, qui trovi una ricetta velocissima.

5) Non togliere il picciolo fino al consumo. Dopo aver lavato le fragole, tutti noi siamo abituati anche a staccare il picciolo. Ma fino a che non le consumiamo meglio evitare di levarlo altrimenti assorbiranno più acqua. Quindi se le mangiamo subito va bene toglierlo ma se pensiamo di usarle molto più tardi attendiamo fino a quel momento per togliere il picciolo altrimenti assorbiranno più acqua nella fase di lavaggio.

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