Hai preparato la piadina in questo modo? Forse hai fatto 3 errori

Sembra la ricetta più facile del mondo, perché cosa ci vuole a farcire e cuocere una piadina ma gli errori sono dietro l’angolo

Non importa se l’abbiamo preparata con le nostra mani, che è sempre la soluzione migliore, oppure acquistata già pronta. Importa sapere che la piadina risolve mille problemi ma anche se all’apparenza sembra impossibile sbagliare qualcosa ci sono almeno tre errori gravi che sicuramente la rovinano e che forse commettete anche voi.

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canva

MODIFICARE LA RICETTA

Lo sappiamo, la cucina di oggi per mille motivi è sempre più salutista e tende al eliminare i grassi. Ma se nella ricetta originale della piadina romagnola ( fatta in casa) , come ad esempio nel casatiello napoletano, è previsto lo strutto perché dobbiamo cambiare?
Vero, all’epoca lo strutto era uno dei pochi grassi a disposizione di tutti anche perché costava poco o nulla se era prodotto in casa. Ma ha un suo senso logico e chi siamo noi per cambiare la logica di una ricetta?
Certo, l’olio extravergine è più salutare e oggi lo troviamo in tante ricette per la preparazione della piadina. Il nostro consiglio è calcolare 40 grammi di strutto ogni 200 grammi di farina. Oppure 20 grammi e 2 cucchiai di olio extravergine, non di più.

Piadina, dalla cottura alla conservazione i consigli utili

COME FARCIRE E CUOCERE LA PIADINA

Se prepariamo da soli la piadina, dobbiamo farla prima cuocere il padella o sul ‘testo‘ per il tempo indicato dalla ricetta e poi farcirla. Ma se compriamo quella già pronta i passaggi sono diversi: farciamola prima di metterla, non quando è già in padella.
Soprattutto, quando è già precotta, riscaldiamo bene la padella ma poi abbassiamo perché se c’è del formaggio rischia di bruciarsi e non di sciogliersi. E se la piadina cuoce troppo, invece di rimanere bella morbida si indurisce, spaccandosi.

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Insieme alla cottura, la farcitura è l’errore più banale. Pensiamo che la piadina sia invincibile, in grado di contenere ogni tipo di ripieno, anche quando è massiccio. Ma non è così, perché nasce come street food e quindi deve essere pratica da portare in giro. Vale anche per casa, non scordiamolo.

LA CONSERVAZIONE È TUTTO

La piadina deve essere mangiata calda ed espressa, cotta al momento. Ma può succedere che qualcuno arrivi in ritardo oppure semplicemente che non vogliamo mangiarle tutte subito. Come riscaldarle quindi? Sempre padella o forno ma mai il microonde che fa emergere l’umidità naturale del cibo. Significa che la parte croccante della piadina diventerà come gomma da masticare, un disastro.

Se invece sono avanzate piadine già farcite, possiamo mangiarla anche un giorno o due dopo ad un patto. Mai conservarle nei sacchetti di carta per il pane, perché diventeranno dure. Usiamo invece il classico sacchetto gelo e resteranno morbide, solo da scaldare.

Se invece abbiamo preparato delle piadine fatte in casa in più, per congelarla separiamole sempre con il foglio di carta alluminio o carta forno per non farle attaccare tra di loro.

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