Le cose a letto non funzionano? Forse dovresti parlarne, e nel modo giusto

La comunicazione a letto è fondamentale per vivere una vita sessuale serena e appagante, ma come si ottiene e (soprattutto) come mantenerla?

Quando due persone iniziano una relazione tendono a comunicare il più possibile. L’obiettivo condiviso è conoscersi il prima e il meglio possibile per capire se ci sono davvero le basi per una relazione solida. Ovviamente questo meccanismo funziona anche in ambito sessuale.

comunicazione a letto
(Chedonna)

Quando si comincia ad avere incontri sessuali con una persona si cerca di acquisire su quella persona più informazioni possibili: cerchiamo di capire cosa le piace e cosa odia, cosa la mette a suo agio e cosa, invece, le crea agitazione.

Cerchiamo anche di porre molte domande (nella maniera più delicata possibile!) per cercare di fare la cosa giusta al momento giusto.

Purtroppo questa spinta iniziale con il tempo va a scemare, indebolendosi sempre di più. A remare “contro” la complicità di coppia non c’è solo l’abitudine, ma anche il dare per scontato di conoscere il partner.

Di certo con l’andar del tempo abbiamo imparato a conoscere desideri e preferenze del nostro partner e lui ha imparato ad apprezzare i nostri, ma le persone cambiano.

Proprio perché le persone cambiano (o vorrebbero cambiare) è fondamentale continuare a parlare nel corso di tutta la relazione, soprattutto tra le lenzuola.

La vita a letto è monotona? Forse è colpa della scarsa comunicazione

Il principale nemico della gioia, in ambito sessuale, è la monotonia. Il motivo è che l’eccitazione si basa sul ricevere stimoli sempre nuovi, per mantenere vivo l’interesse e il desiderio.

comunicazione a letto
(Chedonna)

Se noi o il nostro partner abbiamo cominciato a manifestare disinteresse sempre maggiore nei confronti della vita sessuale, tanto da arrivare a evitarla, vuol dire che qualcosa è cambiato e che non ce ne siamo accorti.

A volte, per vivacizzare la vita di coppia, si tenta anche di provare giochi nuovi, nuove posizioni o nuove fantasie. Il problema è che non sempre questa tattica funziona.

Le novità devono essere accolte e accettate da entrambi i partner, non possono essere introdotte “a forza” nelle dinamiche di coppia solo dal desiderio di uno di loro.

Per questo motivo è importantissimo parlare delle proprie idee, delle proprie difficoltà e dei propri desideri, facendolo apertamente e senza barriere.

Capire se il partner si sente a proprio agio con determinate fantasie oppure preferirebbe rimanere nella routine stabilita da tempo è davvero importante per la felicità di coppia.

se il partner non è bravissimo nella comunicazione a letto? Beh, è sempre un rischio da tenere in considerazione. Non tutti siamo in grado di esprimere liberamente e chiaramente i nostri pensieri e le nostre parole.

In particolare, è molto difficile che le persone riescano a farlo a voce, soprattutto se sono timide o riservate. Bisognerà quindi armarsi di pazienza ma anche di volontà di comprensione. 

Infatti, se una persona non ama comunicare attraverso le parole non significa che non sappia comunicare affatto. Evidentemente preferisce il linguaggio non verbale, e chi meglio del partner potrebbe capire tutte le sfumature e le espressioni della persona amata?

Infine, l’errore più grande che si possa fare nella comunicazione a letto è aggredire l’altra persona sbattendogli in faccia la propria insoddisfazione e il proprio rancore.

Come in ogni altro tipo di comunicazione, infatti, si può comunicare solo e soltanto se si è in possesso di una solida serenità mentale. In questo modo potremo parlare delle nostre idee e parlare delle nostre fantasie piccanti con consapevolezza e nel modo che riteniamo più giusto, mantenendo anche la lucidità per ascoltare.

Infine, qualche consiglio pratico: qual è il momento giusto per parlare dei nostri desideri tra le lenzuola? Sicuramente la sera, in quei magici minuti di complicità che precedono il sonno. Di giorno la mente è troppo attiva e i filtri logici con cui veicoliamo le nostre emozioni sono fin troppo forti. Bisogna essere un po’ stanchi per parlare liberamente di quello che proviamo: provare per credere.

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