Crêpes perfette o crêpes disastro: voi a quale categoria appartenete?

La ricetta per le crêpes perfette è un conto, gli errori per rovinarle un altro e non è solo un problema di ingredienti. Così non potete sbagliare

Cosa ci vuole per preparare le crêpes perfette, dolci o salate non importa?? Uova, farina, latte e un padellino. Tutto qui, eppure vi assicuriamo che c’è chi non riesce a cucinarle in modo corretto e si abbandona ad errori in qualche caso a molto banali.

crêpes
canva

Qui non vi diamo le dosi esatte e non vi diciamo se usare la farina 00, quella integrale o quella senza glutine, perché per questo basta la ricetta. Ma è proprio questa la parola magica, perché c’è chi fa di testa sua e rovina tutto. Oppure c’è chi non è capace di conservare le crêpes nel modo giusto o ancora chi non sa cosa voglia dire un grasso. Se anche voi rientrate in queste categoria, ecco un vademecum sufficientemente esauriente.

La ricetta della crêpes questa sconociuta

Su Chedonna trovate diverse ricette per preparare le crêpes o le crespelle. Non sono scritte a caso, hanno un senso logico perché anche con una ricetta così semplice gli ingredienti e la loro sequenza deve essere rispettata alla lettera.
E allora vediamo insieme quelli che sono gli errori più banali. C’è chi aggiunge un uovo in più o anche solo un tuorlo in più rispetto alle dosi previste ed è uno sbaglio perché tutto deve essere equilibrato.

Crêpes perfette
canva

Troppo uovo rispetto alla farina o al latte significa preparare una frittata, non una crêpe. E poi il sapore dell’uovo di per sé comunque è predominante rispetto a quello della farina e del latte. E se le crêpes sanno troppo di uovo rischiamo che anche con un ripieno adeguato non ci sia il giusto equilibrio.
Le crêpes chiamano il lievito, anche solo quello in polvere, magari vanigliato? Assolutamente no, ma qualcuno lo mette. Il rischio è solo quello di preparare una base spugnosa, che si mastica come gomma e piò facilmente rompersi in cottura. E allora perché provarci?
Il lievito non serve, i grassi sì ma con moderazione. La padella deve essere leggermente unta, basta un fiocchetto di burro per farlo, non una cucchiaiata, e dobbiamo distribuirlo bene. Possiamo sostituirlo con l’olio? Sì, ma sempre un velo:la crêpe deve essere cotta, non fritta.

La cottura delle crêpes

Ora che abbiamo capito tutto quello che ci serve per l’impasto, non facciamo l’errore di pasticciare con la cottura. Ci serve un padellino non grande, perché tanto dobbiamo cuocere una crêpe alla volta. Quello ideale sarà antiaderente, non in acciaio, con i bordi arrotondati. Tutto quello che dobbiamo fare è scaldarla bene e poi essere attenti a girare la crêpe quando è ora.
Che sia crêpe o crespella, un concetto non cambia: lo spessore non è quello di una frittata e ancora di più quello di una omelette. Va bene che di solito la farciamo e quindi deve reggere il peso del ripieno, ma non esageriamo: al massimo 3 millimetri e non è un capriccio.
Ultimo consiglio, buono per tutti: quando abbiamo cotto le crêpes non abbiamo finito, perché se non le conserviamo bene, è il principio della fine. La cosa più semplice che facciamo è impilare tutte le crêpes una sull’atra volta a volta che le cuociamo ed è sbagliamo. Il trucco semplicissimo è separarle tutte una dall’altra con un foglietto di carta forno. Il motivo? Le crêpes sono umide, se creiamo una torre si attaccheranno tra di loro.

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