La sangria più buona del mondo? Facile, con questa ricetta segreta

La ricetta della sangria sembra la più facile del mondo e invece può diventare la più complicata: preparare un’ottima sangria è una questione di attenzione!

Vino rosso, frutta fresca, zucchero semolato o di canna, limone e tanto freddo. Avete già capito di cosa stiamo parlando? Forse sì, sono gli ingredienti alla base di un’ottima sangria, la bevanda più dissertante che possiamo immaginare, non solo d’estate.

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Sembra la ricetta più facile del mondo perché tanto pensano ‘ok, che cosa ci vuole a tagliare della frutta e a versarci sopra del vino’? In realtà non è così semplice, o meglio dobbiamo cercare di non complicarci la vita con errori banali che mortificano il prodotto finale.
E allora vediamo insieme quali sono quelli più comuni, perché qualcuno è possibile che l’abbiate fatto pure voi. Partiamo da una considerazione generale: tutti sono in grado di preparare la sangria, non tutti sono in grado di reggerla, perché le esagerazioni la rovinano.
Ecco perché la scelta del vino diventa fondamentale. Qui ci serve un ottimo vino rosso corposo, ma non troppo, fruttato e con un sapori, oltre che profumi, tali da accompagnare bene tutta la frutta senza sovrastarla. Per fare esempi concreti, vino come il Barolo o il Chianti sono sprecati per la sangria. Meglio invece un vino non troppo invecchiato e aromatico.

Il segreto della ricetta della sangria: ecco come trattare la frutta

Il vero problema della sangria è quello del sapore, perché chi è un po’ pratico di cucina lo sa bene. Con il freddo è difficile dare aroma ad una bevanda, mentre è molto più facile farlo con il caldo (pensate al esempio al punch). E allora qual è il segreto della sangria? Si chiama pazienza perché non dovete avere fretta.

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Il primo passo è quello di scegliere il vino e anche la frutta, puntando sui quella di stagione. Ma dopo averla affettata oppure taglia a tocchetti. La frutta deve macerare in una ciotola con il succo di limone almeno per un’ora in frigorifero prima ancora di essere immersa nel vivo. Se ci dimentichiamo questo passaggio, scordiamoci anche una buona sangria.

E qui arriviamo al vero grande errore della sangria. Se affettiamo o tagliamo la frutta all’ultimo momento e semplicemente la mettiamo in una ciotola versando sopra il vino e lo zucchero cosa abbiamo ottenuto? Una macedonia alcolica, non una sangria che invece ha bisogno del freddo, tanto freddo. Quindi dopo aver aggiunto il vino, lo zucchero e le spezie (come la cannella), lasciamola in frigo almeno 3-4 ore.

Scegliamo frutta anche zuccherina (ma in quel caso non esagerate poi con lo zucchero). Ma soprattutto scegliamo frutta che a contatto con un liquido non si spappola, perché i pezzi devono rimanere interi.

Come servire la sangria? In un bel bicchiere, certo, ma la cannuccia non basta. Perché la frutta che abbiamo usato è buona da mangiare e non dobbiamo mettere in difficoltà i nostri ospiti. Quindi insieme alla cannuccia, mettiamo anche i cucchiaini, senza dimenticarli.

E se hai bisogno di una sangria analcolica? Nessun problema, ti insegniamo a prepararne una buonissima, che non ha nulla da invidiare a quella a base di vino!

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