Tutte le donne sono demisessuali? Anche no, grazie: sfatiamo i falsi miti

Il fatto che le donne siano per lo più demisessuali è un cliché che ha attraversato tutta la nostra cultura popolare degli ultimi secoli. È davvero così? E tu come sei?

Partiamo innanzitutto dal definire in maniera precisa la demisessualità. Con questo termine si intende la condizione di coloro che provano molto raramente attrazione sessuale e, in particolare, la sentono solo nei confronti delle persone con cui hanno costruito un rapporto di intimità sentimentale.

donne demisessuali
(Chedonna)

La parola demisessuale indica proprio questa “posizione di mezzo” (il prefisso “demi” significa “a metà”) tra una completa asessualità e una sessualità normale, che permette di sviluppare frequentemente desiderio sessuale, anche nei confronti di persone che non conosciamo molto.

Per spiegarla in maniera meno scientifica: le persone demisessuali hanno bisogno di coinvolgimento sentimentale per riuscire a provare attrazione sessuale nei confronti di qualcuno e, di conseguenza, per riuscire ad avere rapporti sessuali con un’altra persona.

Nell’immaginario collettivo, le donne sono sempre demisessuali, cioè hanno sempre bisogno di instaurare un legame profondo e una conoscenza intima con la persona a cui “si concedono”. Inoltre, sempre secondo i cliché, le donne finiscono puntualmente con l’innamorarsi delle persone con cui hanno rapporti sessuali, anche se l’idea di partenza era di evitare qualsiasi coinvolgimento.

Qual è la verità? E come stanno cambiando le cose oggi, nella sensibilità femminile?

Non tutte le donne sono demisessuali (e non tutte aspettano il Principe)

Come in tutti i cliché, anche in questo che stiamo analizzando c’è un fondo di verità: l’eccitazione sessuale delle donne parte dalla testa, e se non c’è un profondo coinvolgimento mentale, anche il sesso è poco soddisfacente.

demisessualità femminile
(Canva)

Le persone profondamente demisessuali possono addirittura convincersi di essere asessuali, cioè di non provare (o di non provare più) attrazione sessuale. Capita soprattutto nei periodi molto sfortunati della vita, quelli in cui non si incontrano persone che fanno scattare la molla dell’interesse romantico. Fino a che non incontreranno un altro partner potenzialmente ideale, queste persone faranno a meno del sesso, anche per anni, senza soffrire particolarmente per la sua mancanza.

Una curiosità: alle persone demisessuali non importa quasi niente della bellezza fisica di una persona. Se si innamorano si innamorano del “pacchetto completo”, cioè di quella mescolanza assolutamente unica di carattere, bellezza fisica e spirituale che costituisce ogni singolo individuo.

Al contrario della maggior parte delle donne, gli uomini sviluppano l’eccitazione sessuale a partire principalmente da stimoli sensoriali. A far accendere il loro desiderio sono quindi la vista di una bella donna, il suo profumo, le stimolazioni tattili che derivano dallo sfiorare il suo corpo eccetera.

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Il “problema” è che la cultura popolare ha insistito moltissimo su questo punto. In pratica, tutte le commedie romantiche parlano di una donna demisessuale che vive il sesso come apice di un rapporto d’amore. L’idea è quindi che la donna voglia concedersi solo all’uomo giusto e che la sua sessualità femminile sia legata esclusivamente al sentimento.

Come molte donne possono testimoniare, non è affatto vero. Anche le donne possono provare attrazione sessuale senza coinvolgimento emotivo. La conseguenza è che anche le donne possono avere rapporti sessuali con uomini che non sono il Principe Azzurro.

Ovviamente, come abbiamo già detto, sono piuttosto rare le donne che si “comportano come gli uomini” in ambito sessuale. L’errore consisterebbe nel credere che non esistano affatto!

Cosa pensano di se stesse le donne non demisessuali?

Le donne non demisessuali, cioè allosessuali, molto spesso tendono a giudicare duramente se stesse sulla base dei parametri morali della società. 

Il pensiero più comune delle donne che hanno rapporti sessuali anche con persone di cui non sono innamorate è “sono sbagliata”, “sono malata”, “sono una poco di buono”, “cosa penseranno di me?”.

Si tratta di pensieri sbagliati, che derivano da una doppia morale sociale. In pratica, se un uomo si comportasse così la società lo giudicherebbe un uomo vincente e un “latin lover”. Se una donna si comporta così, invece, è giudicata una “donna leggera”.

Si tratta di un meccanismo moralmente corretto? No. Ogni persona adulta è libera di vivere la propria sessualità come vuole. Se hai bisogno di innamorarti prima di fare sesso va benissimo. Se non te ne frega quasi niente dell’amore quando una persona ti attrae fisicamente, dovresti sentirti libera di avere tutti i rapporti sessuali che vuoi.

Cos’è davvero importante? Il rispetto per se stessi e per il partner che si ha accanto per una notte, per un mese o per tutta la vita.

attrazione sessuale femminile
(Canva)

C’è qualcosa che possiamo fare per evitare che anche in futuro la società “costringa” tutte le donne a comportarsi da demisessuali anche se non lo sono davvero? Sì: educare le nuove generazioni di ragazze a non vergognarsi dei propri desideri e della propria sessualità.

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