L’abito da sposa di Lady Diana: tutti i segreti di un vestito “maledetto”

L’abito da sposa di Lady Diana fu uno dei protagonisti assoluti del “matrimonio del secolo” celebrato esattamente 40 anni fa, ma non ha ancora cessato di svelare tutti i suoi segreti.

Il matrimonio tra Diana Spencer e il Principe Carlo del Galles fu celebrato il 29 Luglio 1981 e venne guardato in televisione da oltre 750 milioni di telespettatori in tutto il mondo. 

Quando Diana scese dalle scale della Cattedrale di Saint Paul e insieme al marito fece il tradizionale giro in carrozza della città, le donne di tutto il mondo rimasero incantate da quello che all’epoca era un abito pomposissimo ma estremamente alla moda, che avrebbe accompagnato i sogni più romantici di milioni e milioni di ragazze nate negli anni Sessanta.

Quello che venne definito all’epoca come un matrimonio da sogno era in realtà destinato a trasformarsi in un incubo a pochi anni dalla sua celebrazione e, come si sa, Diana passò alla storia con il nome di Principessa Triste.

Eppure, nel giorno del suo matrimonio, vestita del suo meraviglioso abito, Diana sembrava pronta a vivere la vita più felice che si potesse sognare accanto al suo Principe.

Oggi l’abito di Diana è diventato un vero e proprio oggetto di culto e, in occasione dei festeggiamenti dei 60 anni di Diana Spencer, è stato esposto a Kensington Palace.

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Tutti i segreti dell’abito da sposa di Lady Diana

abito da sposa di lady diana
(Instagram)

L’abito di Diana fu realizzato in taffettà di seta color avorio e venne impreziosito da una gran quantità di pizzi antichi intorno alle maniche a forma di prosciutto e alla scollatura.

I pizzi antichi dell’abito da sposa di Lady Diana (che rappresentarono il classico “qualcosa di vecchio” che ogni sposa deve indossare) furono “copiati” per l’abito da sposa di Kate Middleton, cioè furono realizzati nuovi pizzi adoperando la stessa tecnica.

A impressionare più di qualsiasi altro dettaglio, però, fu il lunghissimo strascico che misurava ben 7,62 metri e costò l’equivalente di 9.000 Euro. Ad oggi lo strascico dell’abito da sposa di Lady Diana è il più lungo mai indossato da una principessa, poiché per una sorta di “rispetto” nei confronti della grandezza di Diana, nessuna donna delle famiglie reali del mondo ha mai osato indossare qualcosa di più maestoso.

Per realizzare il velo da sposa invece furono utilizzati ben 140 metri di tulle, mentre “solo” 90 erano serviti per confezionare la sottogonna. L’intero abito venne adornato da oltre 10.000 tra perle e pailettes color madreperla.

Il design dell’abito non fu affidato a un anziano sarto di corte, come si potrebbe pensare oggi. Al contrario, il compito di creare un abito destinato a passare alla storia venne affidato a due giovani stilisti che decisero di assecondare il più possibile il gusto di Diana. Si trattava di David ed Elizabeth Emanuel, personalmente scelti dalla futura Principessa che aveva già avuto modo di indossare una loro creazione in occasione di un servizio fotografico (scattato dal marito della Principessa Margareth) e in altre eventi mondani.

Anche se gli stilisti brindarono alla bellissima notizia (versando lo champagne nei bicchieri di plastica, pare), si ritrovarono ad affrontare un compito ancora più arduo del previsto. Innanzitutto da Lady Diana non arrivò alcuna indicazione su come avrebbe voluto il suo abito da sposa, quindi gli Emanuel partirono letteralmente da zero, basandosi solo su quello che in precedenza era piaciuto a Diana e su quello che il mondo si aspettava da quel vestito da sposa.

Purtroppo gli stilisti ebbero un enorme da fare per rendere perfetto l’abito di Diana, perché nei giorni appena precedenti al matrimonio Diana passò da una taglia 46 a una taglia 42.

In pratica, la futura Principessa del Galles aveva perso ben quindici centimetri di girovita!

L’improvviso dimagrimento di Diana era dovuto alla crescente pressione mediatica sulla coppia di sposi – alla quale Diana non era abituata – ma anche al sospetto (fondatissimo) che Carlo e Camilla fossero amanti.

Gli stilisti fecero letteralmente di tutto per modificare l’abito in maniera che cadesse sulla figura sempre più esile di Diana in maniera corretta, ma pare che la situazione fosse una fonte di stress non da poco. Esasperati, e in mancanza di soluzioni alternative, l’ultimo corpetto di Diana (l’ultimo di cinque versioni, realizzate proprio per ovviare al continuo dimagrimento della sposa) le venne letteralmente cucito addosso nel giorno del matrimonio perché non c’era il tempo necessario ad apportare altre modifiche nella maniera tradizionale.

Per essere certi che tutto andasse bene, gli stilisti decisero di cucire nell’etichetta del vestito un ferro di cavallo in miniatura tempestato di diamanti. L’oggetto, creato dal gioielliere Douglas Buchanan, era realizzato in oro gallese, l’oro tradizionale con le quali sono confezionate le fedi matrimoniali dei membri della famiglia britannica.

Il dettaglio delle scarpe che nessuno poteva vedere

abito da sposa di lady diana

(Instagram)Come sa ogni sposa del mondo, la scelta delle scarpe adatte al proprio abito da sposa può essere difficile quanto la scelta dell’abito in se stesso.

Pare che l’altissima Diana, la quale sfiorava il metro e ottanta centimetri d’altezza, aveva letteralmente il terrore di apparire in fotografia più alta di Carlo. Per questo motivo chiese di indossare scarpe bassissime.

Per accontentare Diana e non mettere Carlo in imbarazzo, vennero confezionate delle “pantofoline” di raso e pizzo coordinate all’abito sulle quali vennero applicate 132 perline e 442 pailettes.

Esattamente come tutto il resto dell’outfit di Diana, le sue scarpe da sposa erano un’ode al romanticismo più puro: sulla punta delle slippers venne realizzato un grande cuore circondato di merletti, ma quello che nessuno poteva sapere all’epoca, è che le scarpe fossero decorate anche sulla suola.

Dipinte a mano con foglioline dorate sotto l’arco del piede, le scarpe da sposa di Diana contenevano anche un dolcissimo particolare: nella parte interna del tacco erano state dipinte le iniziali C e D separate da un piccolissimo cuore.

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