Prurito, irritazione e perdite? Potresti soffrire di uno dei disturbi femminili più frequenti

Che cos’è la vaginite: ecco tutti i sintomi di una fastidiosa infezione tra i disturbi femminili più frequenti nelle donne. Scopriamo cause e come come curarla.

Se ultimamente soffri di irritazioni frequenti, prurito e hai notato delle perdite potresti essere affetta da un’infezione femminile molto comune.

Potrebbe trattarsi infatti di vaginite e altro non è che un’infezione della vagina che causa appunto questi fastidiosi sintomi. 

Per scoprire però se si tratta proprio di questa patologia bisogna valutare bene i sintomi e non confonderli ad esempio con le classiche secrezioni che ogni donna ha nel corso del proprio ciclo mestruale. Scopriamo allora cos’è la vaginite e come curarla. 

Irritazione, prurito e perdite potrebbero essere la spia di uno dei disturbi femminili più frequenti

vaginite disturbi femminili
Fonte: Canva

Perdite biancastre se non sono associate a prurito o bruciore possono considerarsi normali in una donna e non essere scambiate per una malattia. La vagina infatti non è un ambiente sterile e ospita anche diversi batteri considerati buoni. Sono i bacilli di Döderlein a causare le classiche perdite di color bianco, anzi, è proprio grazie a questi bacilli che la vagina mantiene la sua acidità e si protegge dalle aggressioni.

Talvolta però accade di notare che queste perdite diventano più abbondanti e magari cambiano anche colore rispetto al solito, diventando gialle, verdi o grigie. Inoltre, iniziano a comparire anche prurito, bruciore e talvolta del cattivo odore. Allora possiamo sospettare di essere in presenza di una vaginite, uno dei disturbi femminili più frequenti.

Naturalmente per sciogliere qualsiasi dubbio una visita ginecologica sgombererà il campo da qualsiasi ipotesi. E sarà proprio il medico a fornire una cura adeguata in base alla tipologia di vaginite.

Nel frattempo però se vogliamo provare a capire quello che ci sta succedendo ecco i sintomi che possono presentarsi quando si è affette da una vaginite, secondo quanto si legge nel sito Issalute.it:

  • perdite vaginali anormali
  • irritazione, bruciore e/o prurito vaginale
  • dolore quando si urina o durante i rapporti sessuali
  • lieve sanguinamento

A seconda del microorganismo che ha causato l’infezione le perdite variano di colore, quantità e odore.

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Scopriamo quali sono le principali cause della vaginite.

1) Infettive. La candidosi vulvovaginale comunemente chiamata candida. È in genere la più frequente ed è dovuta a un fungo la Candida Albicans che può essere presente nell’organismo e non dare problemi. Ma in seguito a una terapia antibiotica o quando le difese dell’organismo si abbassano la candida può causare una vaginite. Le perdite diventano biancastre e sembrano ricotta, il prurito e il bruciore sono intensi e i genitali esterni irritati.

2) Batteriche. Dovute a germi anaerobi come la Gardnerella vaginalis e la vaginite da Trichomonas. Oppure la clamidia o la gonorrea causate dal batterio Neisseria gonorrhoeae. In particolare la vaginite da Trichomonas è dovuta a un protozoo, il Trichomonas vaginalis, che si trasmette attraverso i rapporti sessuali. Negli uomini non provoca in genere disturbi mentre nelle donne si manifesta con irritazione e perdite giallo verdastre maleodoranti. La vaginite da clamidia invece è scaturita da un batterio il Chlamydia trachomatis che si trasmette attraverso i rapporti sessuali. Anche se spesso l’infezione non causa disturbi sia nell’uomo che nella donna, in entrambi, a volte, può presentarsi con bruciore quando si urina e perdite vaginali o uretrali. “Se non viene curata, nelle donne può provocare una malattia infiammatoria pelvica che, a sua volta, può essere la causa di infertilità e gravidanze extrauterine” – si legge ancora su Issalute.it

3) Vulviti non dovute ad agenti infettivi. Esistono anche delle vaginiti che non dipendono da infezioni ma sono associate a infiammazione dei genitali esterni. Ad esempio usando un prodotto irritante come un sapone o un detersivo per lavare la biancheria. Anche le irrigazioni vaginali frequenti possono causarle. Non solo, in menopausa, con la diminuzione degli estrogeni, si possono verificare secchezza vulvo-vaginale, prurito e fastidio in seguito all’assottigliamento della mucosa.

Per le terapie è bene consultare il ginecologo che a seconda della causa somministrerà una cura differente. Per le vaginiti da Candida si usano in genere farmaci ad uso locale come ovuli, creme o lavande. Raramente si somministrano cure per bocca.

Le infezioni batteriche richiedono, invece quasi sempre la somministrazione di antibiotici per bocca e  volta anche per via vaginale. “Anche in caso di gravidanza è raccomandato curare le vaginiti sempre dopo aver consultato un medico” si legge su Issalute.it.

Rimedi per la candida
Candida in estate Foto:Adobe Stock

Tra le raccomandazioni che si leggono su Issalute.it ci sono anche:

  • indossare biancheria di cotone non aderente
  • usare saponi liquidi a ph acido
  • evitare assorbenti interni
  • usare il preservativo

(Fonte: Issalute.it)

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