Rocco Siffredi racconta il suo peggio: “l’ho fatto al funerale di mia madre”

Rocco Siffredi ha rilasciato una vera e propria intervista verità all’interno della quale ha svelato i momenti più compromettenti della propria intensa vita.

Rocco Siffredi
Foto da GettyImages

In occasione della presentazione a Venezia del suo documentario, apprezzato da molti e da altrettanti criticato, Rocco Siffredi ha parlato molto con la stampa, raccontando spesso anche dettagli intimi e anche un po’ scabrosi (come del resto nel suo costume) della propria vita.

Un’intervista fra tutte ha fatto molto discutere: durante questa chiacchierata infatti l’attore si è lasciato andare a confidenze veramente particolari, alcune delle quali anche molto imbarazzanti.

Qua sotto le ripercorriamo insieme: potete scommettere sin da subito che non crederete ai vostri occhi.

Rocco Siffredi confessa il suo momento più imbarazzante

Rocco Siffredi
Foto da GettyImages

Tutto è accaduto all’interno di una lunga intervista a La Zanzara, su Radio 24, durante la quale Rocco Siffredi ha raccontato dettagli inediti della sua vita, alcuni dei quali decisamente votati a far discutere.

“Sono stato anche con gli uomini, ho provato tutto. Anche rapporti omosessuali. Ma non è questa la cosa brutta, figuriamoci. La cosa più schifosa che è successa nella mia vita è questa: quando giocavo con mio figlio, Lui (il pene) mi prende, mi tira via e ti porta a fare sesso”.

A sconcertare il pubblico però oncor di più è stato il racconto di un episodio, per così dire, alquanto particolare. I fatti sono accaduti il giorno del funerale della mamma di Rocco Siffredi e lui li racconta così:

“Non lo sapeva nessuno, neppure mia moglie e i miei figli. Sono stato con una vicina di casa di mia madre. Piangevamo, ci abbracciavamo. Ci siamo stretti e a un certo punto mi è partito l’embolo. Erano due mesi che ero attaccato a mia madre, la vedevo vomitare sangue fino a quando non è morta. Abbiamo fatto del sesso orale, mi sono vergognato da morire”.

 

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Imbarazzo comprensibile, diciamo, e senza dubbio questo diverrà uno dei molti “episodi shock” che per sempre si assoceranno al nome di Rocco Siffredi. Un episodio con la E maiuscola.

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