Nuovo DPCM gennaio, spunta la zona bianca: cos’è e cosa significa

Nuovo DPCM gennaio, spunta l’ipotesi della zona bianca per andare ad affiancare gli altre tre colori che già oggi dividono l’Italia

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Oggi Italia gialla, poi due giorni arancione, il 7 e l’8 gennaio ancora gialla e ancora forse di nuovo rossa. Francamente gli italiani stanno facendo fatica anche soltanto a capire quello che possono o non possono fare di giorno in giorno. Ma all’orizzonte spunta una nuova ipotesi, quella della zona bianca che spariglierà ancora di più le carte.

Andiamo con ordine, che già così è dura: il 5 e 6 gennaio saranno gli ultimi due giorni coperti dal Decreto Legge Natale, con le restrizioni più rigide in tutto il Paese. Teoricamente dal 7 al 15 invece dovrebbero valere le norme previste nell’ultimo DPCM Natale, quello del 3 dicembre scorso. Ma è allo studio l’ipotesi concreta che nel weekend del 9-10 gennaio l’Italia torni in zona rossa.

Intanto ci sarà la ripresa delle scuole, al 50% in presenza anche per le Superiori e soprattutto venerdì 8 arriverà il nuovo monitoraggio settimanale. In base a quei dati e all’opinione del Comitato tecnico scientifico il governo deciderà i passi successivi e se realmente alcune regioni (sono sei quelle a rischio) continueranno ad essere in zona arancione dall’11 gennaio.

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Nuovo DPCM gennaio, con la zona bianca maggiori aperture per locali, cultura e sport

E qui arriva l’ipotesi della zona bianca, un nuovo colore per premiare invece le regioni e le popolazioni virtuose. La proposta è stata avanzata dal ministro Dario Franceschini (PD) e partirebbe dal 15 gennaio.

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La zona bianca o verde permetterebbe la ripartenza di ristoranti e bar, cinema, teatri, musei, ma anche palestre e piscine. Succederà però soltanto in quelle reguioni con un indice Rt decisamente più basso di 1, la soglia che fino ad oggi è stata adottata per decidere o meno chiusure e misure più drastiche. Rimarrebbero  mascherina obbligatoria, distanziamento sociale e divieto di assembramento. Ma i locali potrebbero lavorare senza limiti di orario e lo stesso per i luoghi di cultura, morale e fisica. come piscine e palestre.

 Fondamentale sarà quindi anche capire se cambieranno i parametri dell’indice Rt. Come anticipa ‘La Repubblica’, per entrare nella zona bianca una regione dovrà avere al massimo 50 casi Covid ogni 100mila abitanti. Dovrebbe cambiare anche la soglia dell’Rt per l’accesso in zona arancione o rossa: oggi sono pari a 1,25 e 1.50 rispettivamente e dovrebbero scendere a 1 e 1,25. Parola finale, come sempre, al Comitato Tecnico Scientifico.

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