Autocertificazioni e Spostamenti: cosa prevede il DPCM Natale 2020

Le autocertificazioni dovranno essere compilate da tutti i cittadini che si muoveranno lungo le strade italiane in alcuni giorni delle feste di Natale: ecco coma prevede il nuovo DPCM.

vigili urbani milano
(Pexels)

Gli italiani hanno preso dimestichezza con i vari moduli di autocertificazione che sono stati emessi dal Governo nei mesi della prima ondata del Coronavirus. 

Si sperava che, nel corso dell’ormai piena seconda ondata non fosse necessario ricorrere a questo scomodo strumento di controllo ma il ritorno alla misura è stato reso necessario dall’aggravarsi della situazione sanitaria italiana.

Quando sono necessarie le autocertificazioni a Natale 2020?

autocertificazioni
(Instagram)

Le forze dell’ordine chiederanno ai cittadini italiani di mostrare la propria autocertificazione nel corso dei giorni in cui entrerà in vigore la zona rossa in tutta Italia.

Nello specifico si tratterà dei giorni dal 23 al 27 Dicembre 2020, dal 30 fino al 2 Gennaio, dal 5 fino al 7 Gennaio.

Quando tutta Italia entrerà nella zona arancione prevista negli “intervalli” tra i giorni festivi, le autocertificazioni non saranno più necessarie.

Cosa scrivere nell’autocertificazione?

Autocertificazione
(Instagram)

Sull’autocertificazione andranno naturalmente indicati tutti i dati anagrafici della persona che mostra l’autocertificazione alle forze dell’ordine e che dovranno corrispondere a quelli di un documento di riconoscimento della persona in questione.

Si dovranno poi indicare chiaramente i motivi dello spostamento, nonché il punto di partenza del viaggio e la sua destinazione.

Naturalmente, con la zona rossa attiva in tutta Italia gli spostamenti saranno limitati esclusivamente all’interno del proprio comune o al massimo nel raggio di 30 Km dal proprio comune di residenza a patto che il comune in questione abbia una popolazione di massimo 5.000 abitanti.

Inoltre, non sarà possibile raggiungere dai comuni meno popolosi i capoluoghi di provincia, anche se distano meno di 30 chilometri dal paese di dimensioni minori.

motivi per cui gli spostamenti sono considerati validi sono gli stessi previsti nel corso del lockdown di Marzo:

  • motivi di salute
  • motivi di lavoro
  • motivi di stringente necessità

Tra i motivi di necessità il governo ha inserito: 

  • prestare soccorso o assistenza a un anziano (consentiti gli spostamenti al massimo a un solo parente della persona da assistere)
  • gestione dei figli per genitori separati

NON è compresa tra le ragioni di stringente necessità la possibilità di spostarsi per far compagnia a un parente o a un amico che vive da solo.

Sul sito ufficiale del governo si specifica che un cittadino fermato dalle forze dell’ordine e oggetto di verbale da parte degli agenti può difendersi esponendo le proprie ragioni al prefetto:

“Più in generale va chiarito che la valutazione circa l’eventuale sussistenza di motivi di necessità, in ciascuna vicenda concreta, rispetto alle variegate situazioni che possono verificarsi, resta rimessa all’Autorità competente indicata dall’articolo 4, comma 3, del decreto-legge n. 19 del 2020 (che, per le violazioni delle prescrizioni dei dpcm, è di norma il Prefetto del luogo dove la violazione è stata accertata).

Il cittadino che non condivida il verbale di accertamento di violazione redatto dall’agente operante può pertanto fare pervenire scritti e documenti difensivi al Prefetto, secondo quanto previsto dagli artt. 18 e seguenti della legge 24 novembre 1981, n. 689″.

Nel corso della diretta del 18 Dicembre inoltre il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha ripetuto più volte che le misure prese dal Governo sono finalizzate a limitare gli spostamenti e quindi la diffusione del contagio, ma non saranno assolutamente seguite da controlli nelle abitazioni private dei cittadini. 

Giuseppe Conte è alle prese con la nomina per il nuovo commissario della Calabria
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte (Getty Images)

“Un sistema liberaldemocratico non manda la polizia nelle case, a meno che non ci sia flagranza di reato. Noi non entriamo nelle case degli italiani” ha dichiarato il Presidente del Consiglio.

Per scaricare il modello di autocertificazione da compilare comodamente on line e poi stampare clicca su => interno.gov.it

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