Gravidanza da single a 38 anni. Paola Tommasi si racconta n tv

Da economista a editorialista di Libero quotidiano passando per lo staff della campagna elettorale di Donald J. Trump. Questa è l’incredibile carriera di Paola Tommasi che parla in tv della sua gravidanza

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(Screen da video)

Faccia d’angelo e piglio deciso. Da economista a editorialista di Libero quotidiano passando per lo staff della campagna elettorale di Donald j. Trump. Questa è l’incredibile carriera di Paola Tommasi che parla per la prima volta in tv della sua gravidanza.

La 38enne pugliese, originaria di Melendugno, ha scelto il salotto del programma televisivo Domani è un altro giorno in onda su Raiuno e condotto da Serena Bortone. In collegamento dalla sua casa, l’economista ha ricostruito tutte le tappe della sua avventura, la più bella della sua vita, ovvero quella di diventare mamma pur essendo sola, senza avere un compagno.

La Tommasi, nonostante il periodo complesso dovuto all’emergenza sanitaria per il Covid-19, è riuscita a coronare il suo sogno andando in Spagna, a Barcellona, ricorrendo alla fecondazione assistita con il seme di un donatore anonimo.

“Meglio prima che dopo, poi diventa tutto più difficile perché l’età biologica conta veramente e non è solo una frase di circostanza”. Con queste parole ed un sorriso raggiante ha esordito Paola Tommasi.

L’editorialista di Libero ha poi rivolto un messaggio speciale a tutte le ragazze. “Il motivo per cui sono felice di raccontare la mia storia è anche per dire a tutte le ragazze giovani che, se si vogliono fare figli, bisogna pensarci presto. La carriera, la casa – ha detto ancora la futura mamma – possono venire dopo, anzi fare figli porta fortuna”.

La conduttrice ha poi voluto ricostruire con la sua ospite tutte le tappe della gravidanza, partendo dal viaggio a Barcellona. “Come hai fatto, come si è svolto tutto l’iter Paola?” – ha chiesto la Bortone. Tutto è iniziato in Spagna perché, in Italia, non sarebbe stato possibile affrontare una fecondazione assistita con il seme di un donatore anonimo. La legge non lo consente; contempla soltanto l’inseminazione artificiale coniugale. Il tema è comunque delicato, e non manca qualche fatto clamoroso.

“Sono andata a Barcellona per fare l’inseminazione ma non so nulla del donatore. So soltanto – ha spiegato la Tommasi – che i suoi dati sanitari sono compatibili con i miei, per cui la piccola dovrebbe avere tutto a posto. Spero di rivedermi il più possibile in questa bambina”.

La scelta del donatore avviene tenendo conto delle caratteristiche, anche somatiche, della futura madre. Il tutto procede abbastanza velocemente. E’ semplicissimo. Loro ti vedono quindi, nel mio caso, carnagione chiara, occhi verdi e capelli castani e scelgono di fatto qualcuno che abbia le stesse caratteristiche”.

Il percorso segue quindi regole precise; tutela dell’anonimato ma, anche, massima attenzione allo screening inziale. “L’importante è il lato sanitario. Ho fatto tantissime analisi – ha spiegato la Tommasi – uno screening minuzioso per cui, io e il donatore, siamo compatibili e non ci dovrebbero essere grandi difficoltà, poi è chiaro che tutto può succedere nella vita, anche io non so se in futuro avrò delle malattie”.

Paola Tommasi sulla gravidanza: “Dalle donne sostegno”

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(Screen da video)

Serena Bortone passa poi a toccare un tasto delicato, ovvero quello delle reazioni che la notizia della gravidanza fuori dagli schemi dell’editoralista di Libero suscita nelle persone. “Hai avuto qualcuno che ti ha giudicata per la tua scelta?” – ha chiesto la conduttrice senza troppi giri di parole.

“Ho trovato buona accoglienza. E’ divertente vedere  quando lo racconto – ha raccontando sorridendo la giornalista in dolce attesa – le reazioni delle persone. Le donne, di qualsiasi età, mi sostengono, dicono che ho avuto coraggio. Gli uomini, soprattutto i ragazzi, restano invece scioccati, senza parole, il che ti fa capire anche la tempra delle donne”.

Melania Trump, nelle lettere che le invia ancora oggi, le scrive ‘dear Paola’. Deve essere quindi davvero piacevole il ricordo che la giovane pugliese ha lasciato alla Casa Bianca. Paola Tommasi, infatti, ha fatto parte dello staff di Donald J. Trump, per la campagna elettorale del 2016.

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(Pixabay)

La bambina si chiamerà Letizia, come quella che ha portato nella vita di sua madre, e nascerà ai primi di aprile. “E’ la mia gioia più grande” – ha detto la futura mamma con gli occhi lucidi per l’emozione. Dalla sua, la piccola, avrà anche l’affetto dei nonni. Sono già pazzi di lei – ha concluso l’economista.

 

 

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