Violenza sulle donne, le case rifugio: intervista alla dottoressa Scienza

CheDonna.it intervista la dottoressa Giovanna Scienza, medico e presidente della casa rifugio Felicita Morandi per donne vittime di violenza.

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Foto da Instagram @
_ildivanorosso_

A pochi giorni dalla giornata mondiale contro la violenza sulle donne, CheDonna.it ha avuto la grande fortuna di incontrare virtualmente la la dottoressa Giovanna Scienza, medico e presidente della casa rifugio Felicita Morandi per donne vittime di violenza.

Con lei abbiamo cercato di far luce su un mondo oscuro, forse ancora non così ben conosciuto che è quello delle donne vittime di violenza.

Quante sono queste donne e come possono oggi chiedere aiuto? Le risposte arrivano da chi quell’aiuto può prestarlo quotidianamente in prima persona.

La violenza sulle donne spiegata dalla dottoressa Giovanna Scienza

La Fondazione Felicita Morandi nasce come iniziativa di aiuto per le famiglie in difficoltà.

Il suo compito era dunque sostenere genitori e figli che si trovavano in situazioni complesse di ogni genere.

Tra le molte difficoltà però una sembrò da subito emergere con forza, un male tra i tanti mali ma ogni giorno più diffuso: le donne vittime di violenza.

I progetti a loro dedicati sono così aumentati sempre più e la Fondazione Felicita Morandi è divenuta pian piano una realtà di soccorso alle donne a 360 gradi.

Qui si cerca di mettere le donne vittime di violenza non solo in un contesto di protezione ma anche di ascolto, comprensione e serenità, così che possano affrontare con la massima tranquillità mentale il difficile percorso che le attende.

A necessitare di aiuto non sono però solo le donne, spesso anche i loro figli hanno bisogno di soccorso. Seppur quasi mai dirette vittime di violenza, i bambini subiscono traumi gravissimi in contesti così dolorosi e complicati e anche a loro va prestato un adeguato soccorso e sostegno.

La Fondazione Felicita Morandi interviene proprio lì, in quel difficile momento in cui la donna (ed eventualmente i suoi bambini) si stacca dal contesto di violenza e deve decidere quale sarà il suo futuro, giorni molto delicati, anche dal punto di vista giuridico.

Si dice però che prima che una donna raggiunga quel difficile momento passino anni, anni di abusi e violenza. Come uscire allora da questo lungo tunnel di paura? E’ possibile prevenire ed evitare di raggiungere il punto di non ritorno? La dottoressa Giovanna Scienza ci aiuta a capirlo.

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