Torino: le immagini degli assembramenti scatenano la polemica

La situazione sembra essere sfuggita di mano a Torino dove folle di persone si sono accalcate fuori i negozi per fare acquisti natalizi.

Torino vista dall’alto Fonte: iStock

Il Piemonte è infatti passato dalla zona rossa a quella arancione, nemmeno il tempo di qualche ora che subito i negozi sono stati travolti da folle di acquirenti.

Precedentemente se ne era parlato molto di questa possibilità di passaggio di colore.

Le strade di Torino erano quasi completamente affollate, con veri e propri assembramenti di notevole portata.

Sembra sia bastato lo scatto dell’ufficialità del passaggio di colore e che i negozi rialzassero le serrande per vedere le vie del centro cittadino piene di gente.

Lunghe code sui marciapiedi, senza rispetto del distanziamento, che purtroppo hanno dato una immagine non troppo positiva di queste riaperture.

“Per noi è puro ossigeno” dicono i gestori di un negozio di abbigliamento in una traversa della centralissima via Roma poi riportati dall’ansa.

Purtroppo però tutto questo atteggiamento da parte della popolazione non è conforme alle restrizioni dettate dal Governo.

Durissimo il commento del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

Durissime anche le polemiche contro quanto accaduto.

Vediamo in dettaglio.

Cirio tuona: “Quello che è successo a Torino ieri è inaccettabile”.

Bagno di folla a Torino di cui questa è solo una parte from rainews

Quanto accaduto non è assolutamente passato inosservato.

Quello che è stato visto ieri in alcune vie di Torino è qualcosa che mi riporta con la mente in estate e non possiamo permettercelo” tuona Alberto Cirio, il governatore del Piemonte.

Le immagini della folla che ieri hanno accompagnato la riapertura dei negozi lo hanno lasciato davvero sconvolto ed amareggiato.

Quello che è successo ieri a Torino è qualcosa di inaccettabile” ha sottolineato intervenendo ai microfoni di Radio Veronica One.
Il Presidente della regione Piemonte è stato molto diretto ed ha puntato subito il dito verso un maggiore rigore.
“Questa mattina parteciperò al Comitato per l’Ordine pubblico e chiederò – tuona il Presidente della regione – al prefetto interventi rigorosissimi”.
Cirio si è poi rivolto direttamente alla popolazione ed anche alle forze dell’ordine, dicendo: “So che le forze dell’ordine hanno fatto tanto ma evidentemente non è bastato. I piemontesi si stanno comportando in modo serio, ma laddove ci sono situazioni che scappano di mano bisogna intervenire subito in maniera netta“.
Risulta quindi chiara la posizione del Presidente della regione Piemonte che ha fermamente condannato le azioni che si sono susseguite in queste ore a seguito del passaggio di colore da zona rossa a zona arancione.
D’altro canto, come riporta l’ansa, i negozi non hanno percepito l’accaduto allo stesso modo del Governatore.
Per molti negozi infatti questa è stata una boccata d’aria che non si vedeva da tempo.
Tanti commercianti hanno riaperto con sconti e promozioni prolungando così il Black Friday nel tentativo di attirare i clienti.
Approfitto degli sconti anche per gli acquisti di Natale, non si sa mai che richiudano tutto” spiega una signora, poi riportato dall’ansa, in fila per entrare in un negozio per la casa.
Questa mattina c’era gente già fuori ancora prima dell’apertura e nella prima mezz’ora abbiamo battuto molti scontrini e riempito buste” confermano dal negozio Zara in via Roma ai microfoni ansa.
A tal proposito aveva cercato di essere chiara anche il sindaco della città.
Chiara Appendino che aveva rivolto delle sentite raccomandazioni ai propri cittadini. Raccomandazioni purtroppo non del tutto ascoltate.
Si può passeggiare e fare shopping in modo responsabile” aveva dichiarato la sindaca.
“Oggi è una bella giornata – dice la sindaca di Torino – dopo settimane di limitazioni, riaprono i negozi e sono consentiti gli spostamenti all’interno del proprio comune
Per poi rivolgersi ai torinesi dicendo: “due raccomandazioni: supportiamo i negozi di vicinato e, nel contempo, non abbassiamo la guardia“.
Affollati senza il rispetto del distanziamento. Code su marciapiedi della centralissima via Lagrange, molti i clienti davanti ai bar per le consumazioni da asporto come non avveniva nelle scorse settimane.
Tutto questo purtroppo ha portato a code e code di folla, assembramenti giusto il giorno in cui la città di Torino poteva respirare un po’ di più.
Quali saranno le conseguenze?
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Chiara Apendino, sindaco di Torino (Getty Images)

Seguiranno aggiornamenti.

 

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